(Teleborsa) -
I prezzi del petrolio accelerano sui mercati internazionali, mentre si fa strada un certo
ottimismo fra gli operatori, relativamente alla possibilità che l'OPEC oggi 30 novembre raggiunga un
accordo sul taglio dell'offerta.
Nelle prime ore della giornata i dubbi erano maggiori sulla possibilità di un taglio.
E' in calendario a Vienna un vertice del cartello, per decidere la riduzione coordinata dell'output di
almeno un milione di barili (oggi la produzione è a 33 milioni di barili al giorno), dopo
mesi estenuanti di trattative fra i suoi membri, che non hanno portato sinora ad un compromesso sulla
ripartizione del taglio.
Buone nuove giungono intanto dalla capitale austriaca, dove il
ministro del petrolio iraniano, Bijan Namdar Zangene, secondo quanto riferito da Bloomberg, si dice
sicuro della possibilità di raggiungere un'intesa. Ottimismo è stato espresso anche dal ministro energetico iracheno.
Un altro delegato dell'OPEC parla di
progressi nei colloqui con l'Iran e l'Iraq, ma un accordo non è ancora stato raggiunto.
Il contratto sul
Light Crude americano ha esteso notevolmente i progressi e sale del 5,79% a 47,85 dollari al barile, mentre il
Brent a Londra avanza del 6,62% a 49,45 dollari.