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Italia: in calo nascite e popolazione ma la speranza di vita riprende a crescere

E' questa la fotografia scattata dall'Istat nell'Annuario Statistico che vede la Penisola tra i Paesi più vecchi al mondo

Economia
Italia: in calo nascite e popolazione ma la speranza di vita riprende a crescere
(Teleborsa) - Ancora in calo la popolazione residente in Italia.

Al 31 dicembre 2016 la popolazione residente nel Paese ammonta a 60.589.445 persone, oltre 76 mila in meno rispetto all'inizio dell'anno. Lo rivela l'Istat nell'Annuario Statistico italiano edizione 2017.


Nel 2016, il saldo naturale negativo si riduce, dopo quasi un decennio, passando da -161.791 a -141.823; le iscrizioni anagrafiche crescono molto, passando da +31.730 a +65.717 ma, pur raddoppiando, non riescono a contrastare il saldo naturale negativo. Il saldo con l'estero è positivo e pari a 143.758 persone, in aumento rispetto all'anno precedente.

Al 1° gennaio 2017 la popolazione straniera residente ammonta a 5.047.028 persone, l'8,3% del totale dei residenti, con un incremento rispetto all'anno precedente dello 0,4% (20.875 persone), il doppio di quello registrato a inizio 2016.

Andamento sempre discendente per le nascite, torna a aumentare la speranza di vita

Nel 2016 continua il calo delle nascite (-12.342 nati), che si attestano a 473.438. Il tasso di fecondità totale nel 2015 scende ancora, a 1,35 figli in media per donna. Nello stesso anno, i decessi, 615.261, diminuiscono di 32.310 rispetto all'anno precedente. Il quoziente di mortalità passa dal 10,7 al 10,1 per mille. La speranza di vita alla nascita (vita media) riprende a crescere e passa da 80,1 a 80,6 anni per gli uomini e da 84,6 a 85,1 per le donne. L’Italia resta uno dei paesi più vecchi al mondo, con 165,3 persone con 65 anni e più ogni cento con meno di 15 anni.

In ripresa i matrimoni, ma i divorzi crescono di più

Nel 2015, i matrimoni passano dai 189.765 dell’anno precedente a 194.377, le separazioni legali da 89.303 a 91.706 e i divorzi da 52.355 a 82.469, anche per effetto dell’introduzione del "divorzio breve". Nel volgere di vent'anni, il numero medio di componenti in famiglia è sceso da 2,7 (media 1995-1996) a 2,4 (media 2015-2016). Aumentano le famiglie composte da una sola persona (da 20,5 a 31,6%) e si riducono quelle di cinque o più componenti (da 8,1 a 5,4%).
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