(Teleborsa) - A una settimana dagli attacchi con gas chimici di Douma, il presidente americano
Donald Trump, alle 21 di New York (le 3 in Italia), ha annunciato una serie di attacchi mirati a siti legati ai programmi di guerra chimica per punire il regime di
Bashar al-Assad, accusato dal presidente americano di aver condotto attacchi chimici
“mostruosi”. L'operazione è stata coordinata con
Francia e Regno Unito. Il presidente Usa ha annunciato l’attacco mentre venivano lanciati i missili su Damasco e Homs per colpire tre obiettivi mirati, legati agli attacchi chimici. Si tratta di
due centri di ricerca e un magazzino di componenti chimici. Sono stati lanciati 30 missili.
"Ho ordinato alle forze armate degli Stati Uniti di lanciare raid di precisione su obiettivi associati alla capacità del dittatore siriano Bashar al-Assad di usare armi chimiche", ha dichiarato Trump alle 21:00 ora italiana (le 3:00 in Italia).
"Un’operazione combinata è in corso con la Francia e la Gran Bretagna, li ringraziamo", ha aggiunto.
La difesa anti-aerea siriana è entrata in azione contro
"l’aggressione americana, britannica e francese", ha reso noto la tv di stato siriana. Damasco ha dichiarato che questa operazione militare costituisce una violazione "evidente" del diritto internazionale e
"avrà delle conseguenze".MOSCA MINACCIA CONSEGUENZE - Non si è fatta attendere neanche la reazione della
Russia, alleato della
Siria. L’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov ha dichiarato:
"i nostri avvertimenti non sono stati ascoltati" e i raid sono
"un insulto" al presidente russo
Vladimir Putin.