(Teleborsa) -
Non si arrestano le vendite sul petrolio, che prosegue sulla
scia ribassista mostrata venerdì scorso.
A provocare il sell-off il
possibile aumento della produzione da parte di OPEC e Russia. Il Ministro dell'Energia dell'Arabia Saudita ha infatti dichiarato che n
el meeting OPEC di Vienna del prossimo 22 giugno potrebbe essere concordato, di concerto con Mosca,
un incremento dell'output "per riequilibrare il mercato".
Sempre venerdì
Baker Hughes ha riportato un
incremento dei pozzi attivi negli Stati Uniti di 15 unità a quota 859. Si tratta della
crescita settimanale più ampia da inizio febbraio.
In questo momento i futures sul
West Texas Intermediate (WTI) stanno cedendo oltre 1 dollaro a 66,71 dollari al barile mentre quelli sul
Brent arretrano di 1,26 dollari a 75,18 dollari al barile.