(Teleborsa) - A Wall Street si muove in profondo rosso
Intel (-6,93%), trainando al ribasso l'intero settore tech a stelle e strisce.
Il colosso dei chip ha annunciato di aver chiuso il 4° trimestre del 2018 con un fatturato inferiore alle previsioni degli analisti. Deludono anche le stime per il 1° trimestre 2019.
Negli ultimi tre mesi del 2018, l'
utile netto ha raggiunto 5,2 miliardi di dollari, con un utile per azione di 1,12 dollari, a fronte della perdita di 700 milioni, o 15 centesimi ad azione, dello stesso periodo del 2017. Al netto delle poste straordinarie, l'utile per azione è risultato pari a 1,28 dollari, 6 cent sopra il consensus.
In crescita il
fatturato, del 9% a 18,7 miliardi, meno rispetto ai 19 mld delle previsioni del mercato. Nell'intero anno il giro d'affari ha registrato un aumento del 13% a 70,8 miliardi, cifra record.
Per il 2019, Intel stima un utile pari a 4,60 dollari ad azione e un fatturato a 71,5 miliardi. Gli analisti indicano invece 4,51 dollari per azione e 73,1 miliardi. Le previsioni per i primi tre mesi dell'anno sono per un
EPS pari a 87 centesimi contro 1,02 dollari attesi dagli analisti e per un fatturato di circa 16 miliardi (consensus 17,3 miliardi).
La banca d'affari Susquehanna ha tagliato la raccomandazione sul titolo dei chip a neutral da positive. Il prezzo obiettivo passa a 50 da 58 dollari.
Interviene anche Needham, abbassando il giudizio a hold da buy.