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TAV, Palazzo Chigi: "Emerse criticità, necessarie nuove trattative con Francia e Ue"

La nota di Palazzo Chigi conferma il nulla di fatto del vertice di ieri sera ed allunga i tempi, ritenendo necessario approfondire la questione dei criteri di ripartizione degli oneri con Parigi e Bruxelles

Economia, Trasporti
TAV, Palazzo Chigi: "Emerse criticità, necessarie nuove trattative con Francia e Ue"
(Teleborsa) - Il Governo vede alcune criticità riguardo il progetto della TAV e per questo ha deciso di riavviare trattative con Francia e Unione Europea, per approfondire gli aspetti riguardanti la ripartizione dei finanziamenti del progetto. E' quanto emerge dalla nota di Palazzo Chigi, con cui si conferma il sostanziale nulla di fatto del vertice tenutosi ieri sera.

Al vertice, conclusosi in tarda serata hanno partecipato, come noto, il Premier Conte, i Vicepresidenti Di Maio e Salvini, il Ministro dei Trasporti Toninelli, i sottosegretari Rixi e Siri, il capogruppo Patuanelli ed il senatore Coltorti.

"La prima parte della riunione è stata dedicata ad approfondire l’analisi costi-benefici acquisita dal MIT", conferma la nota della Presidenza del Consiglio, precisando che l'analisi è stata illustrata dai due esperti della Commissione Ramella e Beria e che sono intervenuti in questa fase vari altri esperti. Erano presenti infatti cinque membri della commissione e cinque tecnici indicati dalla Lega che sono rimasti sino a dopo la mezzanotte, per "sviscerare i contenuti dell’elaborato tecnico in tutti i suoi aspetti". In seguito la riunione è proseguita alla presenza della sola componente "politica", che ha "approfondito tutte le più ampie implicazioni di ordine politico, sociale ed economico del progetto".

"All'esito del confronto - spiega Palazzo Chigi - si è convenuto che l’analisi costi-benefici sin qui acquisita pone all'attenzione del Governo il tema del criterio di ripartizione dei finanziamenti del progetto tra Italia, Francia e Unione Europea". In più, si è convenuto che "alla luce delle più recenti stime dei volumi di traffico su rotaia e del cambio modale che ne può derivare, sono emerse criticità che impongono una interlocuzione con gli altri soggetti partecipi del progetto" (Francia ed Ue, Ndr) al fine di "verificare la perdurante convenienza dell’opera e, se del caso, la possibilità di una diversa ripartizione degli oneri economici, originariamente concepita anche in base a specifici volumi di investimenti da effettuare nelle tratte esclusivamente nazionali".

"Saranno necessari ulteriori incontri non essendoci un accordo finale", conclude brevemente la nota del Governo, che lascia dunque intravedere la possibilità di non chiudere il caso entro Venerdì, come ipotizzato dal Premier Conte.
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