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Industria, primo aumento annuo da ottobre grazie ai beni di consumo

Seconda variazione congiunturale positiva dopo quattro mesi consecutivi di cali che avevano contraddistinto la parte finale del 2018

Economia, Macroeconomia
Industria, primo aumento annuo da ottobre grazie ai beni di consumo
(Teleborsa) - Continua a crescere a febbraio la produzione industriale, che segna la seconda variazione congiunturale positiva dopo quattro mesi consecutivi di cali che avevano contraddistinto la parte finale del 2018. Nonostante questo andamento positivo, la variazione congiunturale degli ultimi tre mesi continua a evidenziare un segno negativo, seppur di entità notevolmente ridotta.

E' la fotografia scattata dall'Istat che stima un aumento dello 0,8% dell'indice destagionalizzato della produzione industriale rispetto a gennaio. Nella media del trimestre dicembre-febbraio, il livello destagionalizzato della produzione diminuisce dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti.

Marcato aumento congiunturale per i beni di consumo (+3,2%); incrementi più contenuti si registrano per i beni strumentali (+1,1%) e per i beni intermedi (+0,2%) mentre diminuisce il comparto dell’energia (-2,4%).

Il confronto tendenziale tra i dati corretti per gli effetti di calendario torna a mostrare una modesta dinamica espansiva, la prima dal mese di ottobre 2018, sostenuta principalmente dal buon risultato ottenuto dai beni di consumo (+4,7%) e, in misura inferiore, dai beni strumentali (+1,5%). L'indice è aumentato dello 0,9% (i giorni lavorativi sono stati 20, come a febbraio 2018). L’incremento è più ampio se si considerano le sole attività manifatturiere (+1,3%). Diminuisce in modo marcato l’energia (-4,1%) mentre più moderata è la diminuzione dei beni intermedi (-1,1%).

I settori di attività economica che registrano le variazioni tendenziali positive più rilevanti sono le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+11,7%), la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+5,3%) e la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+4,4%). Le flessioni più ampie si registrano nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-13,9%), nell’industria del legno, della carta e stampa (-5,4%) e nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-2,8%).
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