(Teleborsa) -
E' guerra aperta sulla vendita sottocosto di prodotti alimentari nei supermercati, questione che divide i produttori e la grande Distribuzione ed è poggetto di interventi legislativi volti a limitarne l'uso.
Nel mirino è soprattutto la
vendita sottocosto, ma anche i 3X2 ed i 2X1 ed altre tipologie super offerte come la vendita di prodotti "civetta", che condizionano le scelte ed i consumi delle famiglie, facendo cadere il prezzo anche al di sotto dei prezzi di produzione a danno della filiera agroalimentare. Gli i
nterventi legislativi allo studio, anche sotto forma di direttiva, mirano a limitare l'illegalità che sta dietro queste pratiche aggressive e tutelare il lavoro e l'ambiente.
Se da un lato un intervento legislativo viene
accolto con favore dai produttori, replica la
Grande Distribuzione che vietare i sottocosto sui prodotti freschi e deperibili causerebbe un aumento degli sprechi alimentari a danno di tutti, inclusi i produttori. Così si sono espressi Federdistribuzione e le associazioni di rappresentanza delle Coop e Conad, secondo cui occorre avere la possibilità di smaltire i prodotti freschi in tempi brevi, anche vendendoli a meno prezzo, altrimenti si buttano o si acquista meno riducendo gli ordini a discapito degli agricoltori.
Di qui
l'appello ad una flessibilità "intelligente" mentre è
condanna unanime per le doppie aste al ribasso, pratica in uso nel settore che consente alla seconda tornata di asta di scegliere il prezzo più basso indistintamente.