(Teleborsa) -
Economia europea ed inflazione in frenata, tassi a zero ed aiuti all'economia reale ad oltranza. Il messaggio di
Mario Draghi è chiaro e la
BCE conferma un'impostazione "dovish" (da colomba) in tema di politica monetaria.
Oggi, il
direttivo ha confermato tassi a zero (e sotto lo zero per i depositi) per un
periodo più lungo fino al metà 2020, ed in ogni caso finché sarà necessario a far convergere l'inflazione sul target del 2%, indicando le condizioni super agevolate per le aste a lungo termine studiate come misura di sostegno all'economia. Per la terza stagione delle
operazioni TLTRO vi saranno
tassi agevolatissimi per tutte le banche (10 punti base sopra il tasso repo) ed ancora
di più per quelle che prestano i fondi rivenienti dall'operazione stessa (per le quali il riferimento è al tasso praticato sui depositi a -0,4%).
In conferenza stampa Mario Draghi ha annunciato una
leggera revisione al rialzo delle previsioni sul
PIL del 2019 all'1,2% dall'1,1% precedente, ma un
taglio di quelle al 2020 all'1,4% dall'1,6% precedente.
L'inflazione quindi è stata rivista lievemente
al rialzo quest'anno all'1,3% dall'1,2% stimato in precedenza e
al ribasso nel 2020 all'1,4% dall'1,5% precedente.
Nonostante l'outlook peggiorato, il Presidente della BCE e
sclude categoricamente i rischi di una ricaduta in recessione e di deflazione. L'espansione dell'Area Euro - ha sottolineato - è sostenuta da condizioni finanziarie pressoché favorevoli e dall'aumento dei redditi.
Draghi ha parlato anche di
Italia, affermando che
l'UE non pretende un rapido taglio del rapporto del
debito/PIL, bensì un piano credibile di graduale rientro.