(Teleborsa) -
Si riducono i flussi migratori in ingresso in Italia. Lo conferma l'ultimo rapporto dell'
ISTAT, certificando il
rilascio di 242.009 nuovi permessi di soggiorno nel 2018 che evidenzia un
calo dell 7,9% rispetto ai 262.770 del 2017.
A diminuire sono soprattutto i permessi per
richiesta di asilo (-41,9%), con l'unica eccezione dei cittadini ucraini che fanno registrare un aumento (+21,2%). In aumento invece i
permessi per lavoro (+19,7%) e
ricongiungimento familiare (+8,2%), così come aumenta il numero di stranieri che vengono a
studiare in Italia (+20%), dei quali quasi il 21% è stato concesso a cittadini cinesi (oltre 4.500).
I nuovi flussi di migranti non comunitari
coinvolgono in maniera molto intensa il Nord del Paese: quasi il
56% si dirige verso l’Italia settentrionale mentre solo il 23% dei nuovi permessi è stato rilasciato in una regione del Mezzogiorno. Anche i permessi per famiglia (15,8% del totale) e – soprattutto – per studio (7,5%) vedono uno scarso coinvolgimento del Sud e delle Isole. La situazione muta totalmente se invece si considerano i
permessi emessi per asilo e protezione internazionale: in questo caso poco più del 42% è stato rilasciato da una prefettura del Nord, ma quasi il
41% da una de
l Mezzogiorno.
Quanto alla
provenienza, tornano in testa alla graduatoria
Albania e Marocco, paesi dai quali storicamente provengono le migrazioni verso il nostro Paese, attualmente sostenute dagli ingressi per motivi di famiglia. Diminuiscono invece di più del 40% le migrazioni provenienti dalla Nigeria. Escono dalla graduatoria dei primi dieci paesi di cittadinanza Gambia e Senegal mentre rientrano Egitto e Ucraina. Tengono le migrazioni dal subcontinente indiano; tuttavia, mentre diminuiscono gli arrivi da Bangladesh e Pakistan, aumentano i permessi rilasciati a Indiani.
Ancora
in calo le acquisizioni di cittadinanza di persone originarie di paesi non UE
(-23,8%), in particolare quelle richieste per residenza (-37,2%).
Al 1° gennaio 2018 i "nuovi italiani" erano 1.345.261. Quanto alla nazionalità dei nuovi italiani,
marocchini e albanesi rappresentano rispettivamente il 12,3% e l’11,6% degli stranieri residenti, ma considerando la popolazione di origine straniera (stranieri residenti + italiani per acquisizione) rappresentano circa il 13%. A seguire ci sono gli originari dell’India e del Pakistan. Per i cinesi, all’opposto, risulta molto bassa la propensione ad acquisire la cittadinanza italiana.