(Teleborsa) -
Sciopero generale dell'industria e del terziario, nell'area metropolitana di Napoli, nel giorno indicato da
Whirlpool come termine ultimo prima della cessione degli impianti produttivi di Napoli. E' stato deciso unitariamente, per 4 ore,
da Cgil, Cisl e Uil "per dire
no alla chiusura della Whirlpool di Napoli e
sì a un piano di sviluppo per
Napoli e per il Mezzogiorno". Sindacati sul
piede di guerra. "Il futuro di Napoli non esiste senza industria
. La vicenda Whirlpool è emblematica di un processo di deindustrializzazione che va avanti da anni e che ha visto le istituzioni inerti o impotenti. Questo processo va fermato. Non esistono - precisano i sindacati spiegando le motivazioni alla base dello sciopero -
ragioni industriali per giustificare il disimpegno Whirlpool da Napoli. Ogni eventuale progetto deve vedere la Whirlpool coinvolta. Il Governo non può consentire che gli impegni assunti dalle multinazionali
siano carta straccia".
Whirlpool "deve restare a Napoli. Governo, Regione, Città Metropolitana e Comune mettano in campo tutto ciò che è in loro potere per garantire
il rispetto degli impegni", concludono i sindacati avanzando una richiesta che, nei fatti, assume i contorni di una
conditio sine qua non. (Foto: © ?????? ???????/123RF)