(Teleborsa) -
Comincia decisamente male il nuovo anno sul fronte d
ell'inquinamento e della qualità dell'aria, con livelli da emergenza in tutta Italia. Una guerra che fa
80mila vittime l'anno, così l'ha definita il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa.
Traffico e riscaldamento sono sul
banco degli imputati e in molti, come Legambiente Lombardia hanno chiesto
"misure drastiche: meno auto, meno traffico, più riscaldamento che non inquina".
Ma, come rileva
L'Italia che Rinnova, che unisce l'intera filiera delle biomasse a cui si sono aggiunti anche associazioni ambientaliste, se sul tema del traffico i cittadini hanno le idee chiare, sul fronte del
riscaldamento c'è ancora molta confusione e, soprattutto, poca informazione.
Per esempio le biomasse legnose
(legna e pellet), ossia la
seconda fonte di riscaldamento delle famiglie italiane (oltre il 21% del totale), da un lato
sono accusate di essere tra le cause di inquinamento, e dall'altro sono ritenute fondamentali perchè rappresentano la prima fonte di energia rinnovabile (oltre un terzo del totale).
Viene dunque da chiedersi quale sia la verità.
"Ad inquinare non sono le biomasse legnose ma l'uso ancora troppo diffuso di
apparecchi vecchi e inquinanti" spiega
Francesco Ferrante, Vicepresidente di Kyoto Club, che denuncia: "dobbiamo smetterla con le solite fake news e far sapere invece qual è la realtà delle cose e soprattutto cosa bisogna fare. Innanzitutto sostituire i vecchi apparecchi con quelli di nuova generazione che abbattono le
emissioni fino all'80%, un'enormita'". Le cifre parlano di quasi il 60% di stufe a legna o pellet con oltre cinque anni e il 18% con più di dieci anni.
"Sono anni in cui la
tecnologia ha fatto passi da gigante - aggiunge
Marino Berton, coordinatore dell'
Associazione Italiana Energie Agroforestali, che sottolinea - lo dimostra il fatto che, quando per l'emergenza smog vengono posti dei limiti agli impianti di riscaldamento, non riguardano mai quelli di nuova generazione. Bisogna capire quindi che rottamare le vecchie stufe
a legna e pellet è fondamentale nella lotta all'inquinamento, è come passare da u
n'auto Euro 0 a un'auto euro 6".PAROLA D'ORDINE INNOVAZIONE - "Investire
nell'innovazione è indispensabile per combattere sia l'inquinamento che il cambiamento climatico", sottolinea
Edoardo Zanchini, Vicepresidente di Legambiente, precisando che: "sono due facce della stessa medaglia". "La sostituzione di
energie fossili con energie rinnovabili come le
biomasse legnose è e resta una scelta irreversibile" - aggiunge - "ci sono tutte le possibilità di affrontare i problemi ma serve un'accelerazione degli investimenti e una maggiore
consapevolezza da parte di tutti".Anche i
comportamenti sono importanti, rispetto all'uso di
legna e pellet, per esempio, accanto alla
rottamazione dei vecchi apparecchi devono esserci una corretta installazione, una manutenzione responsabile e l'uso di combustibili certificati. Tutto questo però bisogna farlo sapere. In sostanza ci sono le
tecnologie, ci sono i fondi, ma manca la corretta informazione,
tassello fondamentale per ogni lotta all'inquinamento e all'emergenza climatica.