(Teleborsa) - Ai box di partenza
Bruxelles e Londra mostrano subito i denti, schierandosi a poche ore
dall'addio, su due blocchi opposti. Da un lato,
Bruxelles si dice pronta “ad offrire un accordo molto ambizioso che includa tariffe e dazi zero su tutte le merci”, come ha sottolineato il Capo negoziatore della Ue Michel
Barnier presentando la bozza di mandato per la trattativa sulle relazioni future con Londra. Barnier ha però ricordato che “il
Regno Unito non potrà più beneficiare dei diritti e dei vantaggi economici se il 31 dicembre lascerà il mercato unico e l’unione doganale”.“Il nostro obiettivo è di concludere un partenariato ambizioso con il Regno Unito”, ma “restiamo lucidi.
La migliore relazione con l’Ue è e resterà di restare nell’Ue. Quando non si è membri dell’Ue si ha una situazione diversa e meno favorevole”, ha aggiunto.
Dall'altro,
Londra - attraverso le parole del Premier Johnson indica la strada: un accordo fondato su
l “libero scambio”, che “non richiede
alcun allineamento alle regole e agli standard” Ue. E' quanto ha ribadito illustrando
con fermezza la sua piattaforma negoziale, da chiudere (teoricamente) entro 11 mesi. Il Premier Tory - assicurando che non ci sarà
alcun rischio di concorrenza sleale, come teme invece
Bruxelles - guarda al futuro del suo paese come a quello di un supereroe che - subita la trasformazione - divent
a "campione potenziato" del libero commercio e non ha bisogno di accettare le norme Ue.
Il commercio globale ha bisogno "
di un Paese pronto a togliersi gli occhiali da Clark Kent, saltare nella cabina telefonica ed emergere con il suo mantello, come il supereroe potenziato del diritto delle popolazioni della Terra a comprare e vendere liberamente tra loro".
"Il Regno Unito è pronto per quel ruolo", ha dichiarato il Premier che nel discorso non ha mai pronunciato la parola "Brexit". Incalzato sul perchè da un giornalista: ha risposto
"Perché è fatta, it's over".