(Teleborsa) -
Inizio di settimana drammatico per il petrolio, che torna a scivolare in misura piuttosto marcata, a causa delle
prospettive drammatiche del settore:
eccesso di produzione,
debolezza della domanda, accumulo di
scorte sino ai massimi della capacità.
Una situazione che non sembra di possa risolvere a breve e che ha già spinto il greggio sui
minimi storici, anzi ha spinto i prezzi dello sfortunato contratto di maggio in scadenza su un valore negativo, mai accaduto nella storia. Un trend che ha causato
massicce perdite a chi investe in petrolio e sta ora spingendo
diversi broker a
sospendere/limitare l'operatività su questo asset.
Il contratto di giugno sul
Light crude segna stamattina un forte
calo del 13,7% a 14,62 dollari al barile, mentre il
Brent a Londra scambia in
ribasso del 5,22% a 20,3 dollari/barile.