(Teleborsa) - L
'euro si conferma in rialzo sul dollaro, anche se la valuta europea viaggia al di sotto dei massimi intraday, con scambi attorno a
1,135 USD (+0,11%) rispetto ad un picco di 1,1389 dollari raggiunto in giornata.
La risalita dell'euro risponde ad un
indebolimento del dollaro, causato dalle preoccupazioni per la
riunione della Fed e per a politica nota come
"Yield Curve Control", che consiste nella fissazione di un tetto ai rendimenti dei T-Bond.
Sebbene gran parte degli operatori
non attenda per oggi alcuna decisione dalla banca centrale americana, tuttavia corre voce che la Fed vorrebbe i
nterrompere il trend di crescita dei
rendimenti dei T-Bond, mettendo sotto controllo la curva dei tassi.
Una politica che, secondo
Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di I
ntermonte SIM, la Fed si appresta ad annunciare, se non stasera, almeno nei prossimi mesi. E questo perché la politica di fissazione di un
tetto (Cap) ai rendimenti
appiattirebbe la curva dei tassi ed
accrescerebbe l'efficacia del Piano QE annunciato qualche mese fa, consentendo alla Fed di spendere meno di quanto preventivato, e senza effetti deflattivi. Uno strumento che sarebbe
ben accolto dalle Borse e dagli investitori, che guardano con più diffidenza all'alternativa dei tassi negativi.
Se ci sarà un Cap ai rendimenti o se la Fed ha in programma di farlo a breve si saprà questa sera, quando
Powell parlerà al termine della riunione del FOMC, ma il Presidente aveva già accennato a questa possibilità in precedenza.
Naturalmente se
l'effetto dello "Yield Curve Control" sarà
positivo per le Borse e per i rendimenti dei Treasury, ma sarà penalizzante per il
dollaro, che
si deprezzerà di conseguenza.