(Teleborsa) -
L'Opec Plus, la formazione allargata del cartello petrolifero che comprende anche i principali produttori esterni, compresa la Russia,
non farà nuovi tagli produttivi e cercherà invece di
implementare il contingentamento delle quote di 7,7 milioni di barili scattato lo scorso mese di agosto.
Lo ha deciso lì'ultima
riunione ministeriale dell'Opec+, riunita in videoconferenza per fare il punto sullo stato del mercato petrolifero. In particolare, il Ministro dell'Energia saudita e Presidente di turno,
Abdulaziz bin Salman, ha esortato i Paesi membri al
pieno rispetto delle quote produttive stabilite.
Una decisione che ha fatto impennare le
quotazioni del greggio, che è balzato ieri di circa il 2%, dopo i guadagni archiviati negli ultimi giorno per effetto dei
danni provocati dagli
uragani in USA. Anche stamattina i prezzi sono in crescita, con il
Light crude statunitense che
guadagna l'1,2% a 41,47 dollari al barile ed il
Brent in
crescita dell'1,13% a 43,79 USD/B.
Frattanto,
Goldman Sachs ha previsto un
mercato in deficit di 3 milioni di barili entro il quarto trimestre e ha ribadito il suo target price per il Brent a 49 dollari entro la fine dell'anno e 65 dollari entro il terzo trimestre del 2021.