(Teleborsa) - Per le
interruzioni nella
fornitura di
energia elettrica di
responsabilità dei
distributori nel
2019 sono oltre
112 i milioni di euro (contro i 45 del 2018) che verranno restituiti dagli
operatori ai
consumatori come
penalità per i
disservizi e che andranno a
riduzione delle
tariffe di
distribuzione complessive.Il
bilancio 2019 della regolazione
premi-penalità della durata e del numero delle
interruzioni senza preavviso, lunghe e brevi - con cui
ARERA - l'Autorità di Regolazione per l'Energia, le Reti e l'Ambiente
- da anni
incentiva il miglioramento della continuità del servizio di distribuzione dell'energia elettrica - fotografa quindi un
peggioramento del quadro, rispetto ai
miglioramenti costanti avvenuti dal 2000 al 2016. Il
meccanismo si basa su una raccolta dati resa possibile anche quest'anno malgrado l'emergenza Covid-19 grazie alla scelta di ARERA di rendere flessibili i
termini di comunicazione e alla
collaborazione delle imprese, che hanno provveduto all'invio delle dovute
comunicazioni.Alle
27 imprese distributrici soggette alla
regolazione (quelle con almeno 15 mila utenti connessi in bassa tensione) sono state applicate
penalità nette (differenza tra premi e penalità) pari a
112,2 milioni di euro di cui
31 milioni per la regolazione della durata delle interruzioni senza preavviso "lunghe" (durata >3 minuti) e
81,2 milioni per la regolazione del
numero di interruzioni senza preavviso
"lunghe e "brevi" (durata compresa tra 1 secondo e 3 minuti).