(Teleborsa) -
Giovani, lavoro, sostenibilità e digitale: questi i driver su cui
Italia, Francia e Unione Europea nella sua totalità dovranno impostare le politiche di sviluppo per favorire la ripartenza.
Quattro traiettorie rappresentano gli
"Strumenti per rilanciare le economieitaliana e francese nel contesto del Covid", come recita il titolo del webinar che conclude la terza edizione digitale dei Dialoghi Italo-francesi per l’Europa, iniziativa fortemente voluta dalla Vicepresidente Luiss
Paola Severino e promossa dalle
Università Luiss Guido Carli e Sciences Po, con la collaborazione di
The European House Ambrosetti."I
Dialoghi italo-francesi rappresentano un’iniziativa decisiva nella costruzione di un racconto europeo da condividere coi nostri studenti e con tutti i cittadini italiani e francesi” dichiara il Presidente della Luiss
Vincenzo Boccia, proseguendo: "Oggi più che mai i nostri Paesi devono parlare una
lingua comune. E’ fondamentale alimentare questo dialogo anche attraverso le nostre Università, ponte culturale ed espressione di una nuova Europa in cui l’education deve essere centrale per eliminare l’ansietà diffusa e sviluppare una forte idea di comunità, riattivando l’ascensore sociale da troppo tempo bloccato".
Nel corso dell’incontro si parlerà degli
strumenti necessari per
rilanciare le economie italiana e francese, in chiave europea. In particolare, di come la partnership fra i due Paesi possa favorire una ripresa più sostenibile, digitale ed inclusiva in linea con gli obiettivi della Commissione Europea.
Significativi in questa prospettiva saranno gli interventi del
Ministro Bruno Le Maire e dell’Ambasciatrice della Repubblica Italiana in Francia,
Teresa Castaldo, che porranno l’accento sulle azioni comuni dei due Governi per accompagnare questo percorso.
"Dobbiamo dare ai
giovani la possibilità di contribuire alla ripartenza delle nostre economie rafforzando la partnership, nel contesto europeo, tra due Paesi come l’Italia e la Francia” afferma la Vicepresidente Luiss
Paola Severino che aggiunge: “La pandemia rappresenta un’immensa criticità, ma può diventare anche una grande opportunità. Per la prima volta abbiamo contratto un debito comune per raggiungere un obiettivo comune: ridare slancio alle nostre economie e offrire alle nuove generazioni un futuro di crescita e sviluppo sostenibile.
L’Europa deve diventare, per tutti, fonte di ispirazione dal punto di vista politico ed economico".
Spazio anche per riflettere sul punto di vista delle
imprese, accendendo un faro sugli strumenti del
Next Generation EU e del New Green Deal, con uno sguardo alla
costruzione di un futuro più equo e sostenibile.(Foto: © andreykuzmin / 123RF)