(Teleborsa) - L'introduzione di un
salario minimo in Italia ridurrebbe le disuguaglianze, pur non portando a una riduzione dell'occupazione. È quanto sostenuto il presidente dell'INPS,
Pasquale Tridico, in audizione al Senato. Fissando il salario minimo a
8 euro l'ora al netto della tredicesima e del TFR ci sarebbe un maggiore reddito disponibile per i lavoratori (saldo tra maggiore retribuzione e maggiori imposte e contributi) di circa 3,3 miliardi, secondo Tridico. L'effetto per le imprese sarebbe un
aumento delle retribuzioni lorde per 4,6 miliardi.
I lavoratori coinvolti sarebbero il
13,8% del totale dei dipendenti privati, secondo le cifre riferite da Tridico, che ha fatto l'esempio della Germania per sostenere che l'introduzione del salario minimo non dovrebbe portare a una riduzione dell'occupazione. Il maggiore aggravio per le imprese (6,17 miliardi il costo del lavoro supplementare comprensivo degli oneri sociali)
si trasferirebbe per la maggior parte sui consumatori.