(Teleborsa) -
Evidente battuta d'arresto per l'economia del Regno Unito, con un
PIL mensile cresciuto appena
dello 0,1% a luglio rispetto all'1% di crescita evidenziato a giugno. E' quanto emerge dai dati pubblicati dall'Office for National Statistics, che ha pubblicato stamattina il consueto dato mensile.
Rispetto a febbraio 2020, ultimo mese di normalità prima dello scoppio della pandemia, il prodotto interno lordo risulta ancora i
n contrazione del 2,1%.
"Dopo molti mesi in cui l'economia è cresciuta molto, recuperando gran parte del terreno perduto dalla pandemia, a luglio c'è stata una piccola crescita", ha affermato Jonathan Athow dell'Office for National Statistics.
La produzione industriale è aumentata dell'1,2% a luglio, sostenuta dalla riapertura di un giacimento petrolifero, ed ha rappresentato la principale fonte di crescita del PIL. La produzione nelle
costruzioni, invece, si è contratta per il quarto mese consecutivo, riportando un
calo dell'1,6% a luglio e risultando al di sotto dell'1,8% del livello pre-pandemia (febbraio 2020). La produzione dei
servizi è rimasta sostanzialmente
piatta e si conferma il 2,1% inferiore al livello pre-pandemi.
Le
attività artistiche, di intrattenimento e ricreative sono cresciute del 9% - spiega l'ONS - riflettendo
l'allentamento delle restrizioni scattato il 19 luglio scorso. La produzione nel settore dei servizi ai consumatori invece è diminuita dello 0,3%, registrando il primo calo da gennaio 2021, perlopiù a causa di una
diminuzione del 2,5% delle vendite al dettaglio.
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