(Teleborsa) -
Iniziate oggi in commissione Giustizia alla Camera, le votazioni sugli emendamenti alla riforma dell'ordinamento giudiziario e del Csm. Dopo l'intesa raggiunta - seppur non senza difficoltà -nella maggioranza, un ulteriore passo avanti con il ritiro da parte della Lega di parte degli emendamenti (si tratta di quelli non riformulati e fino all'art. 11, viene specificato). Manterrà, invece, tutti i suoi emendamenti Italia Viva.
Da votare ne restano all'appello oltre 140. Con tempi piuttosto stretti. La riforma è infatti attesa in aula per dopo Pasqua. E poi nella giornata di domani, la commissione - come da regolamento - non potrà continuare i lavori visto che è stata posta la questione di fiducia in aula sul dl Energia. Anche per questo l'ufficio di presidenza della commissione Giustizia ha stabilito il contingentamento dei tempi di discussione degli emendamenti provocando le proteste delle opposizioni di Fdi e Alternativa.
Nella seduta di oggi via libera solo all'emendamento, sintesi dell'accordo di maggioranza, sul riordino della disciplina del collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, anche quelli contabili e amministrativi. Niente da fare, invece, per
l'emendamento, presentato da Giusi Bartolozzi del Misto
, che eliminava i cumuli di stipendio.