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TIM, Labriola: dobbiamo recuperare fiducia mercato, piano con opzionalità

Finanza, Telecomunicazioni
TIM, Labriola: dobbiamo recuperare fiducia mercato, piano con opzionalità
(Teleborsa) - "Abbiamo una serie di azionisti entrati sull'onda di una potenziale OPA (di KKR, ndr). Abbiamo quindi fondi che intravedevano opportunità nel breve periodo in ottica speculativa e non industriale. Oggi abbiamo il compito non tanto di dare un'opportunità a chi ha interessi short-term, ma di riportare all'interno di TIM azionisti che seguono una logica industriale e non una logica di arbitraggio". Lo ha affermato l'amministratore delegato di TIM, Pietro Labriola, nella conferenza stampa che ha chiuso il Capital Market Day odierno, durante il quale sono stati forniti ulteriori dettagli nella prevista separazione degli asset infrastrutturali di rete fissa (NetCo) dai servizi (ServiceCo con TIM Consumer, TIM Enterprise e TIM Brasil).

Sollecitato sulla risposta del mercato alle indicazioni date alla comunità finanziaria, ha detto: "Non ci siamo mai aspettati che il titolo salisse dopo il Capital Market Day. Stiamo spiegando un nuovo piano industriale, mentre negli ultimi 10 anni solo tre volte su dieci ha rispettato le guidance. Dobbiamo recuperare la fiducia del mercato sul fatto che sappiamo conseguire gli obiettivi".

Il 4 agosto, quando verrà diffusa la relazione finanziaria al 30 giugno 2022, "sarà il tempo per parlare di Dazn e di tutto il resto, l'obiettivo del Capital Market Day non era dare una guidance, oggi volevamo spiegare il valore nascosto di TIM mostrando la strategia, i KPI, i perimetri e i numeri; nei prossimi giorni e settimane ci aspetta il roadshow per spiegare i dettagli del piano".



Rispondendo a una domanda che gli chiedeva dell'alta valutazione fatta da Vivendi sulla rete, rispetto alle stime fatte dagli analisti nelle scorse settimane, ha affermato: "Dobbiamo rivedere valutazioni degli analisti dei prossimi giorni. Oggi abbiamo fatto una disclosure per rendere possibili delle migliori valutazioni".

La combinazione con Open Fiber rimane, per la separazione della rete TIM, l'opzione prioritaria per sbloccare considerevoli sinergie e consentire la piena valorizzazione della rete infrastrutturale, ma il gruppo si è detto aperto anche ad altre strade. In ogni caso l'AD ha voluto mettere dei paletti: "Il nostro Piano B non è vendere una quota di minoranza nella NetCo. La prima opzione è l’integrazione con Open Fiber, mentre la seconda è vendere tutta la rete a un partner finanziario. Stiamo creando un piano di opzionalità e non vogliamo essere messi su una strada obbligatoria, perché non potremmo negoziare al meglio. Una serie di dettagli non possiamo quindi darli".

Sul proseguimento delle interlocuzioni sulla rete unica, con l'obiettivo di arrivare alla firma di accordi vincolanti entro il 31 ottobre 2022, ha spiegato che "al momento stiamo lavorando per KPI e tempistiche del piano, nessuna delle parti ha mai parlato di spostare le date".
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