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Cambio euro/dollaro sotto parità dopo i dati USA dell'inflazione

Finanza
Cambio euro/dollaro sotto parità dopo i dati USA dell'inflazione
(Teleborsa) - L'euro è sceso brevemente sotto la parità con il dollaro dopo la diffusione dei dati sull'inflazione degli Stati Uniti, che a giugno si è rivelata decisamente oltre il consensus e ha messo a segno il più grande aumento su 12 mesi dal novembre 1981. Il cambio EUR/USD si colloca a quota 1,0021, in leggero recupero rispetto agli 0,9998 segnati dopo la diffusione del report del Bureau of Labour Statistics (BLS) americano. Da inizio anno il calo è superiore all’11,8%, con un -7,4% messo a segno solamente negli ultimi tre mesi.

Ciò mette fine a un lungo periodo in cui la valuta comune è stata più forte del biglietto verde: si tratta della prima volta in cui l'euro scende sotto la parità dal dicembre 2002, mentre il picco è stato nel 2008, quando un euro valeva 1,6 dollari. Ancora all'inizio di quest'anno un euro valeva 1,15 dollari.

"Continuiamo a pensare che le possibilità di una rottura al di sotto della parità siano maggiori di un rimbalzo materiale in EUR/USD - hanno scritto gli analisti di ING - Se vediamo una rottura al ribasso, sospettiamo che sia possibile un ulteriore calo tecnico nell'area 0,9800-0,9900".

Il rafforzamento del dollaro non è comunque solo nei confronti dell’euro. L'US dollar index, un indice del valore del dollaro statunitense in relazione a un paniere di valute straniere, è ai massimi in 20 anni, sostenuto da investitori in cerca di beni rifugio e dalle aspettative di ulteriori rialzi aggressivi dei tassi da parte della Federal Reserve. Inoltre, gli investitori sono pessimisti per l'economia dell'Unione Europea, soprattutto a causa dell'esposizione alla Russia, e la Banca centrale europea (BCE) si muove più timidamente della controparte statunitense.

"La BCE non punta a un tasso di cambio particolare", ha affermato un portavoce della Banca centrale europea. "Tuttavia, siamo sempre attenti all'impatto del tasso di cambio sull'inflazione, in linea con il nostro impegno per la stabilità dei prezzi", secondo quanto riferito in una dichiarazione inviata via e-mail da Reuters.
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