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Caldo record in Europa: Francia dilaniata dagli incendi

E' allarme per le coltivazioni di cereali: attesi un -2,5% in meno

Clima, Economia
Caldo record in Europa: Francia dilaniata dagli incendi
(Teleborsa) - Nonostante il taglio delle forniture di gas dalla Russia, l'Europa letteralmente brucia, colpita dall'effetto dei cambiamenti climatici che hanno fatto salire le colonnine di mercurio. Temperature record in Francia, colpita dalla 45esima ondata di calore dal 1947 ad oggi., in particolare in Bretagna e nella zona atlantica.

Incendi violenti hanno colpito la regione della Gironda, a Sud di Bordeaux, dove i vigili del fuoco faticano a domare le fiamme che hanno già inghiottito 14mila ettari di foresta e la polizia sta evacuando abitanti e turisti.

Caldo record anche in Gran Bretagna, dove le temperature si sono spinte sino quasi ai 40 gradi centigradi, con punte di 38 gradi a Londra, che supera così le temperature registrate alle Bahamas ed ai Caraibi.

E non va meglio in Spagna, messa in ginocchio dai roghi, che hanno già distrutto 4.500 ettari di terreno. Il Premier spagnolo Pedro Sanchez sarà oggi nella regione dell'Estremadura alle prese con violenti incendi.

Temperature da record anche in Italia a partire da giovedì 21 luglio, con punte superiori ai 40 gradi in città come Bologna, Pavia, Milano, Piacenza, Ferrara, Mantova, Verona, Firenze, Perugia e Roma. L'aria calda sahariana farà sentire i suoi effetti dapprima al Centro-Nord e in Sardegna, e poi nel weekend anche al Sud ed in Sicilia.

Secondo Coldiretti, l’emergenza siccità si è allargata a quasi la metà del territorio dell’Unione Europea con il 46% delle campagne europee devastate da forti cali dei raccolti e dal divampare degli incendi favorito da temperature record. "Sul vecchio Continente si è scatenata una vera e propria tempesta perfetta – spiega l'associazione degli agricoltori - con ampie e persistenti assenze di precipitazioni che si sono combinate alle ondate di caldo del tutto anomale, aggravate dalla previsione di condizioni più secche del normale in vaste aree d'Europa per i prossimi tre mesi".

Secondo l’analisi della Coldiretti sul bollettino climatico del programma europeo Copernicus, giugno è stato il secondo più caldo mai registrato in Europa con una temperatura superiore di 1,6 gradi alla media per effetto del valori estremi fatti registrare in Spagna, Francia e Italia. Una situazione che sta avendo pesanti conseguenze sulle rese delle coltivazioni sottoposte a stress termico e idrico, con il risultato che la produzione di cereali in Europa sarà inferiore del 2,5% rispetto ai livelli del 2021, arrivando così a toccare poco più di 286 milioni di tonnellate. A soffrire è soprattutto l’Italia dove i campi sono allo stremo e hanno già perso in media 1/3 delle produzioni nazionali.

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