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Carburanti, continua la salita dei prezzi a Pasqua: benzina sopra i 2 euro per il servito

Economia
Carburanti, continua la salita dei prezzi a Pasqua: benzina sopra i 2 euro per il servito
(Teleborsa) - Continuano a salire i prezzi di benzina e diesel alla vigilia del primo ponte di primavera. Alle porte del fine settimana di Pasqua i listini carburanti dei prezzi consigliati dei maggiori marchi – così come le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa – hanno infatti tutti registrato aumenti, con i prezzi che per il servito, nelle stazioni di servizio autostradali e nelle isole minori hanno anche oltrepassato la soglia psicologica dei 2 euro al litro.

In autostrada – dove i distributori di carburante pagano ai concessionari royalties per poter fornire il servizio di rifornimento – prezzi ben al di sopra dei 2 euro per il servito sia per benzina che per diesel in diverse aree di servizio con il record toccato sulla A21 Torino-Piacenza dove la benzina in modalità servito ha raggiunto i 2,499 euro al litro. Listini alla pompa in salita anche sulle isole minori: a Capri un litro di benzina raggiunge 2,119 euro al litro, 2,039 euro il gasolio, mentre a Ischia la verde costa fino a 2,154 euro al litro.

In base alle medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati da Staffetta Quotidiana, rilevati questa mattina su circa 18mila impianti, la benzina self service è salita a 1,876 euro/litro (+4 millesimi, compagnie 1,879, pompe bianche 1,868), diesel a 1,772 euro/litro (+1, compagnie 1,777, pompe bianche 1,760). Benzina servito a 2,011 euro/litro (+4, compagnie 2,053, pompe bianche 1,928), diesel a 1,912 euro/litro (+1, compagnie 1,957, pompe bianche 1,822). Gpl servito a 0,787 euro/litro (-2, compagnie 0,795, pompe bianche 0,777), metano servito a 1,673 euro/kg (-2, compagnie 1,665, pompe bianche 1,679), Gnl 1,588 euro/kg (-10, compagnie 1,604 euro/kg, pompe bianche 1,575 euro/kg).

Per quel che riguarda invece le autostrade: benzina self service 1,942 euro/litro (servito 2,204), gasolio self service 1,854 euro/litro (servito 2,129), Gpl 0,887 euro/litro, metano 1,731 euro/kg, Gnl 1,566 euro/kg.

Tra i motivi che spingono in alto il prezzo dei carburanti c'è anche la notizia della decisione dello scorso fine settimana del taglio di produzione deciso a sorpresa dell’Opec+, in base alla quale il cartello dei produttori di greggio ridurrà l’offerta di petrolio di 1,15 milioni di barili al giorno a partire da maggio e fino alla fine dell’anno. Lo scopo è quello ridurre l’offerta di petrolio sostenendo al tempo stesso le sue quotazioni che sono arrivate a toccare il minimo a 70 dollari al barile dopo la crisi delle banche.

La mossa dell'Opec+ però ha preso di sorpresa gli operatori, anche perché da ormai due settimane il prezzo del greggio era già tornato a salire, avvicinandosi alla soglia psicologica degli 80 dollari al barile. La mossa dell’Opec+ e il conseguente balzo del prezzo del petrolio, andrà a ridurre dell’1,8% l’offerta di petrolio, aumentando oltre che le preoccupazioni sulla stabilità dell’economia globale, anche i margini di profitto dei produttori di petrolio e gas.

“Ancora una volta i prezzi dei carburanti tornano ad impennarsi proprio quando aumentano le partenze degli italiani – ha denunciato il presidente di Codacons, Carlo Rienzi –. Rispetto alla Pasqua dello scorso anno la benzina costa oggi il 6,5% in più, con un aggravio di spesa pari a quasi 6 euro a pieno, che rischia di determinare una stangata da complessivi 120 milioni di euro solo per i maggiori costi di rifornimento a carico degli italiani che si sposteranno in auto durante le festività”.
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