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Osservatorio dipendenti pubblici: i numeri INPS

Un terzo dei dipendenti pubblici andrà in pensione entro 10 anni

Economia
Osservatorio dipendenti pubblici: i numeri INPS
(Teleborsa) - Su 3,7 milioni di lavoratori pubblici con almeno una giornata retribuita nel 2022, 1,35 milioni ha più di 55 anni. Un terzo dei dipendenti pubblici andrà in pensione entro 10 anni. Per quanto concerne la struttura per età emerge che, nel 2022, la classe di età modale è quella tra i 55 e i 59 anni con 694.911 lavoratori (18,8% sul totale). Il 77,9% della collettività ha età maggiore o uguale a 40 anni. Si può stimare che nell'arco di dieci anni oltre un terzo dei dipendenti pubblici transiterà alla pensione. È quanto emerge dall'Osservatorio Inps sui lavoratori pubblici.


Gli enti di diritto pubblico - ricorda il report - sono più di quattro volte quelli di diritto privato e rappresentano 97% del totale del monte retributivo. La maggioranza degli enti pubblici è rappresentata da "Regione e autonomia locale" che, in media nei cinque anni (2018-2022), rappresenta circa i due terzi del totale degli enti di diritto pubblico; tuttavia, i rispettivi monti retributivi dei lavoratori che ricadono in tale tipologia costituisce, sempre nel quinquennio considerato, il 12,3% del totale delle retribuzioni.

Le "Amministrazioni dello Stato", nel quinquennio, rappresentano in media 0,4% del totale degli enti di diritto pubblico ma assorbono più della metà dei monti retributivi.

L’Osservatorio nazionale ha evidenziato differenze significative regionali, sottolineando che la maggior parte degli enti è collocata al Nord ed in particolare nel quadrante ovest (circa il 37%). Al centro e al nord il numero di enti di diritto pubblico risulta mediamente 3,4 volte il numero di enti di diritto privato. Tale rapporto, diventa di circa sette volte al sud e diciotto nelle isole.

A livello regionale, un terzo degli enti pubblici (il 33,3%) è concentrato in Lombardia e in Piemonte. La Valle d’Aosta, l’Umbria, la Basilicata e il Molise insieme arrivano al 4,7%. Nel Lazio a fronte di un numero di enti pari al 6,2% del totale vi è una forte concentrazione dei monti retributivi e delle giornate retribuite che sono rispettivamente del 55,3% e del 57,5%. Il Lazio insieme alla Lombardia, alla Toscana ed al Trentino-Alto Adige presenta il rapporto più piccolo (meno del 3%) tra enti di diritto pubblico ed enti di diritto privato. I rapporti più alti, invece, si registrano in Sardegna (33,3%), in Calabria (24,3%) e in Basilicata (17,2%).

L’81% degli enti ha meno di 50 dipendenti, mentre quelli con oltre 250 dipendenti, pari al 5% del totale, comprendono quasi il 92% dei monti retributivi totali.



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