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"Rivoluzione" lavoro, Calderone: "Stop sussidi a pioggia"

Sostegni concreti e formazione

Economia
"Rivoluzione" lavoro, Calderone: "Stop sussidi a pioggia"
(Teleborsa) - "Con i nuovi strumenti che superano il Reddito di cittadinanza stiamo cambiando paradigma: stop a sussidi a pioggia, ma sostegni concreti affinché i cittadini possano integrarsi nel mondo del lavoro. Potenzieremo la formazione, il programma Gol avrà 1 miliardo aggiuntivo per spingere le politiche attive, e andremo avanti sulle semplificazioni a favore di imprese e lavoratori".



Lo ha detto il Ministro del Lavoro Calderone nell'intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore, spiegando che chiusa l’esperienza del Reddito di cittadinanza "per la prima volta dopo molti anni, l’approccio al lavoro è cambiato. E non si tratta di un cambiamento da poco, ma di una rivoluzione culturale. Ci siamo ispirati alla Carta costituzionale, che non sancisce solo il diritto al lavoro di qualità e retribuito dignitosamente. Ma anche un dovere di partecipare alla crescita del Paese. Le nuove misure di inclusione sociale e lavorativa affermano dunque la centralità del lavoro come strumento di partecipazione effettiva dei singoli alla comunità nazionale. E segnano l’attenzione dello Stato alle situazioni di fragilità e ai nuclei familiari".

Parlando dell'assegno di inclusione, il Ministro fornisce anche i primi numeri e tempistica. "Abbiamo già ricevuto oltre 400mila domande. Con la conversione in legge del Dl 48/23 c’è stato anche un ampliamento della platea originaria di circa 120mila nuclei, perché agli ex beneficiari del reddito di cittadinanza si aggiungeranno nuclei che hanno componenti svantaggiati, inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali. Con questo ritmo di domande riteniamo possibile centrare il target di iscritti (737.400 famiglie) nella prima decade gennaio".

La legge di Bilancio ha confermato il taglio del cuneo contributivo a vantaggio dei lavoratori dipendenti, ma solo per il 2024. Quanto a una conferma strutturale della misura, il Ministro spiega: "L’obiettivo di legislatura non è cambiato, anche le scelte sulle poste da assegnare al lavoro in legge di bilancio lo confermano. L’80% delle risorse sono state destinate a sostenere il potere di acquisto delle retribuzioni. Ma siamo consapevoli che sia necessario intervenire per ridurre strutturalmente il costo del lavoro anche nella componente a carico delle aziende!.


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