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Next Generation Eu: potenzialità per aumentare PIL reale dell'1,4% nel 2026

Pubblicata la revisione intermedia sul dispositivo di ripresa e resilienza della Commissione europea

Economia
Next Generation Eu: potenzialità per aumentare PIL reale dell'1,4% nel 2026
(Teleborsa) - L'Italia è il Paese che ha centrato il numero più alto di traguardi e obiettivi del Pnrr nell'Ue: sono 178 portati a termine sui 527 impegni presi. È quanto emerge dalla valutazione di medio termine della Commissione europea sul dispositivo per la ripresa e la resilienza, lo strumento dell'UE per la ripresa, al centro del piano NextGenerationEU da 800 miliardi di euro, istituito nel febbraio 2021 con il duplice obiettivo di aiutare gli Stati membri a riprendersi dalla pandemia di COVID-19 e di rafforzarne la resilienza, rendendo le loro economie e società "più verdi, più digitali e più competitive". Rispetto all'attuazione dei target del Pnrr, alle spalle dell'Italia si collocano Spagna (121 su 416 realizzati) e Croazia (104 su 372). Proprio Italia e Spagna sono i Paesi Ue ad aver chiesto i fondi più consistenti del Recovery, rispettivamente per 194,4 miliardi e 163 miliardi di euro. L'Italia appare invece nella media europea rispetto alla crescita ulteriore dell'economia attesa grazie al dispositivo.

La valutazione intermedia contenuta nella relazione di valutazione della Commissione esamina i progressi compiuti fino al 31 dicembre 2023 nel conseguimento delle finalità del regolamento istitutivo in termini di efficacia, efficienza, pertinenza, coerenza e valore aggiunto dell'UE. Sebbene sia troppo presto per valutare appieno l'impatto del dispositivo, la relazione di valutazione fa il punto sui progressi compiuti e sugli insegnamenti tratti, sulla scorta di una consultazione pubblica e di uno studio esterno indipendente. Seguirà una "valutazione ex post" nel 2028, con una "valutazione globale del dispositivo e del suo impatto", una volta che le misure incluse nei piani per la ripresa saranno pienamente attuate.

"Abbiamo istituito il piano per la ripresa NextGenerationEU da 800 miliardi di euro come risposta forte alle conseguenze economiche e sociali della pandemia. A tre anni dalla sua istituzione, NextGenerationEU – ha dichiarato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen – continua a sostenere la nostra ripresa economica e promuove cambiamenti positivi in tutta l'UE. Abbiamo assistito a finanziamenti per progetti in materia di efficienza energetica, energie rinnovabili e digitalizzazione come mai in passato. Il nostro piano ha aiutato i giovani ad acquisire le competenze di cui hanno bisogno e ha contribuito a potenziare la nostra industria a zero emissioni nette. Con una combinazione unica di riforme e investimenti, NextGenerationEU affronta le sfide nazionali e velocizza l'attuazione delle nostre priorità comuni per un'Unione europea verde, inclusiva, digitale, resiliente e competitiva. La valutazione intermedia odierna illustra questi risultati e indica la strada verso il 2026."

"Sin dalla sua istituzione il dispositivo per la ripresa e la resilienza – ha affermato Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo per Un'economia al servizio delle persone – sta trasformando le economie e le società di tutta Europa per renderle più sostenibili, per rafforzare la nostra resilienza complessiva e per portare avanti le transizioni verde e digitale. Da questa valutazione intermedia emerge che l'approccio innovativo del dispositivo basato sui risultati sta producendo benefici reali sul campo, con sufficiente flessibilità per adattarsi a nuove sfide quali l'inflazione e le questioni di sicurezza energetica. Poiché il dispositivo per la ripresa e la resilienza entra nella seconda metà del suo ciclo di vita, ci sono anche insegnamenti da trarre e stiamo ascoltando attentamente i cittadini, le imprese e gli Stati membri, in modo da poter migliorare ulteriormente l'attuazione".

"A metà del ciclo di vita del dispositivo per la ripresa e la resilienza – ha commentato Paolo Gentiloni, commissario per l'Economia – possiamo osservare una serie di risultati fondamentali. Nei mesi più bui della pandemia l'annuncio ha contribuito a calmare i mercati ed evitare un'importante frammentazione delle economie dell'UE. Successivamente, con l'afflusso dei fondi, il dispositivo ha dato impulso alla ripresa economica, sostenendo gli investimenti pubblici e accelerando la riduzione della disoccupazione. Nei due anni successivi all'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia, ha aiutato le nostre economie a navigare in acque incredibilmente agitate. E nei prossimi anni, man mano che gli investimenti procedono e i benefici delle riforme si fanno sentire, l'impatto del dispositivo sulla crescita dell'UE è destinato ad aumentare ulteriormente. La Commissione continuerà a lavorare alacremente per aiutare gli Stati membri a rendere questa opportunità unica un successo".

Attualmente gli Stati membri stanno realizzando il programma di riforme e investimenti incluso nel loro piano nazionale. Alla fine del 2023 più di 1.150 traguardi e obiettivi sono stati valutati dalla Commissione come conseguiti in modo soddisfacente. Il raggiungimento di queste tappe nell'attuazione delle riforme e degli investimenti – rileva la Commissione Ue – ha portato a cambiamenti positivi e risultati tangibili sul campo. Ad esempio, con gli aiuti del dispositivo per la ripresa e la resilienza sono stati risparmiati oltre 28 milioni di megawatt ore (MWh) di consumo energetico, oltre 5,6 milioni di famiglie in più hanno ora accesso a internet attraverso reti ad altissima capacità e quasi 9 milioni di persone hanno beneficiato di misure di protezione dalle catastrofi legate al clima, come inondazioni e incendi boschivi.

Ad oggi sono già stati erogati agli Stati membri quasi 225 miliardi di euro di fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza, di cui 67 miliardi di euro a titolo di prefinanziamento per avviare la realizzazione di riforme e investimenti e attenuare l'impatto a breve termine sui bilanci degli Stati membri determinato prima dalla crisi COVID-19 e poi dalla crisi energetica.

La Commissione stima che circa la metà dell'aumento previsto degli investimenti pubblici tra il 2019 e il derivi da investimenti finanziati dal bilancio dell'UE, in particolare dal dispositivo per la ripresa e la resilienza. Contrariamente alle crisi precedenti, gli investimenti pubblici in Europa sono aumentati durante la pandemia di COVID-19 e la successiva crisi energetica, passando dal 3,0% nel 2019 al 3,3% nel 2023 (stima). Secondo le previsioni nel 2024 gli investimenti pubblici raggiungeranno il 3,4% del PIL.

La maggior parte dei piani è stata preparata rapidamente nel 2021, aprendo la strada per un sostanzioso prefinanziamento, e con altrettanta rapidità è iniziata la realizzazione concreta. L'attività economica è tornata ai livelli pre-pandemia e la disoccupazione è scesa a livelli record, attestandosi al 6% circa.

Dalla modellizzazione economica della Commissione emerge che NextGenerationEU ha le potenzialità per aumentare il PIL reale dell'UE finanche dell'1,4% nel 2026, rispetto a uno scenario senza NextGenerationEU. Questi risultati non includono l'atteso e significativo impatto di stimolo alla crescita delle riforme indicate nei piani nazionali, con effetti nel lungo periodo. Secondo le previsioni l'occupazione nell'UE salirà finanche dello 0,8% nel breve periodo.

Gli Stati membri hanno utilizzato il dispositivo per la ripresa e la resilienza in modo strategico per affrontare problemi di lunga data e per rispondere a nuove sfide. Alla fine del 2023 il Consiglio aveva approvato le revisioni di tutti i 27 piani per massimizzarne l'impatto in un contesto in evoluzione. I piani sono stati aggiornati per contribuire a fronteggiare l'aumento dei prezzi dell'energia a seguito della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina, l'elevata inflazione e le perturbazioni delle catene di approvvigionamento. In Grecia, Slovenia e Croazia i piani sono stati aggiornati anche per contribuire ad affrontare le catastrofi naturali che, oltre a causare sofferenza umana, hanno reso difficile l'attuazione di alcune riforme e investimenti. Questi aggiornamenti hanno aumentato notevolmente l'entità del sostegno dell'UE per le nostre economie con quasi 150 miliardi di euro, che comprendono i finanziamenti supplementari per i 23 capitoli dedicati al piano REPowerEU e 125,5 miliardi di euro di sostegno aggiuntivo sotto forma di prestito. In totale, il dispositivo per la ripresa e la resilienza inietterà 650 miliardi di euro di sostegno finanziario nelle nostre economie.

Gli Stati membri – sottolinea la Commissione Ue – si sono avvalsi del dispositivo per la ripresa e la resilienza per compiere progressi significativi nel dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese formulate nel contesto del semestre europeo. La natura basata sui risultati del dispositivo, per cui il pagamento dei fondi dell'UE è subordinato al conseguimento dei traguardi e degli obiettivi concordati, si è dimostrata capace di guidare la realizzazione di riforme attese da tempo in un'ampia gamma di settori di intervento, in particolare per sostenere le transizioni verde e digitale e migliorare la resilienza sociale e istituzionale. Con l'attuazione dei capitoli dedicati al piano REPowerEU la Commissione si aspetta "un'accelerazione delle procedure di pianificazione e autorizzazione, in particolare per i progetti in materia di energie rinnovabili ed efficienza energetica". La percentuale delle raccomandazioni specifiche per paese 2019-2020 in merito alle quali gli Stati membri avevano compiuto almeno "alcuni progressi" è aumentata tra il 2021 e il 2023, passando dal 52% al 69%, un miglioramento significativo rispetto agli anni precedenti.

Il dispositivo per la ripresa e la resilienza è uno strumento fondamentale per accelerare la transizione verde dell'UE. I piani di tutti gli Stati membri hanno superato l'obiettivo del 37% di interventi a favore del clima e alcuni Stati membri hanno destinato oltre il 50% del loro piano complessivo all'agenda verde. Il dispositivo per la ripresa e la resilienza sostiene anche le politiche occupazionali e sociali, contribuendo a rendere equa la transizione verde. Con i capitoli REPowerEU dei piani per la ripresa, altri 60 miliardi di euro di fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza saranno destinati alla transizione verde. Ciò – evidenzia la Commissione Ue – contribuirà a risparmiare energia, ad accelerare la produzione di energia pulita e a diversificare l'approvvigionamento energetico dell'UE, promuovendo anche l'aumento della capacità produttiva dell'industria a zero emissioni nette.

La revisione dei piani ha inciso sul ritmo di attuazione dei piani esistenti, ma l'attuazione sul campo – afferma la Commissione – ha continuato a progredire nel corso del 2023, con un raddoppiamento delle richieste di pagamento presentate alla fine del 2023, passate da 27 a 54. La Commissione europea prevede che questo slancio positivo continui in quanto gli Stati membri sono orientati ad andare avanti con l'attuazione, dato che il dispositivo per la ripresa e la resilienza durerà fino al 2026. La Commissione sta attualmente valutando 18 richieste di pagamento. Nel 2024 è attesa la presentazione di più di 20 ulteriori richieste di pagamento. Su tale base la Commissione prevede di erogare oltre 100 miliardi di euro di pagamenti supplementari entro la fine dell'anno.

In conclusione per la Commissione Ue "la valutazione intermedia evidenzia l'ampio sostegno degli Stati membri e di altri portatori di interessi alla natura basata sui risultati del dispositivo. I pagamenti effettuati in base ai progressi e ai risultati conseguiti, anziché sulla base dei costi sostenuti, garantiscono prevedibilità e responsabilità tanto per gli Stati membri quanto per la Commissione. La rapida attuazione e la pronta erogazione dimostrano che il dispositivo per la ripresa e la resilienza ha sostenuto gli Stati membri in tempi di crisi e che la combinazione unica di investimenti e riforme aiuta le nostre economie a dotarsi di strumenti migliori per il futuro". Ma dalla
valutazione intermedia – sottolinea la Commissione – emergono anche alcuni aspetti suscettibili di miglioramento. È necessaria una sufficiente flessibilità nell'impianto e nell'attuazione dei piani per la ripresa e la resilienza per garantire un valore aggiunto costante e un'attuazione agevole. Oltre a un'adeguata capacità amministrativa negli Stati membri, fondamentale per una rapida attuazione del dispositivo, è altresì essenziale lo stretto coinvolgimento delle autorità regionali e locali e delle parti sociali".



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