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Dombrovskis: dati confermano attese crescita Ue, inflazione "peggio alle spalle"

Economia
Dombrovskis: dati confermano attese crescita Ue, inflazione "peggio alle spalle"
(Teleborsa) - Mercoledì 15 maggio la Commissione europea pubblicherà le sue previsioni economiche aggiornate, "non sono nella posizione di preannunciare le cifre che saranno pubblicate ma in ogni caso ci attendiamo un lento recupero dell'economia europea quest'anno. E gli ultimi dati sembrano confermare quella tendenza". Lo ha affermato il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis giungendo all'Eurogruppo. "Al tempo stesso ci sono molti rischi che stiamo fronteggiando, prima di tutto l'incertezza geopolitica con la guerra in Ucraina e il conflitto in Medioriente. Quindi, mentre ci sono rafforzamenti" di alcuni elementi alla base della crescita dell'eurozona "ci sono anche rischi al ribasso", ha concluso

Nell'area euro "vediamo che l'inflazione sta andando verso il basso e quindi il peggio, in termini di inflazione, è alle nostre spalle. Ma sta alla BCE decidere quando esattamente sia il momento giusto per iniziare un calo dei tassi di interesse".


Sempre più concreto, dunque, lo scenario di un taglio dei tassi da parte della BCE a giugno. Secondo quanto si legge nei verbali del meeting pubblicati nei giorni scorsi, nella riunione del Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) del 10 e 11 aprile "un'ampia maggioranza dei membri" è stata d'accordo con la proposta del capo economista Philip Lane di mantenere i tre tassi di interesse chiave invariati. I membri hanno concordato sul fatto che "le informazioni più recenti hanno ampiamente confermato le proiezioni degli esperti di marzo, aumentando così la loro fiducia nel fatto che il processo disinflazionistico stia continuando. Allo stesso tempo, prima della riunione di giugno verranno diffusi nuovi dati importanti, tra cui nuove proiezioni relative al personale, consentendo al Consiglio direttivo di effettuare una valutazione più completa".

"Si è ritenuto plausibile che il Consiglio direttivo sarebbe stato in grado di iniziare ad allentare le restrizioni di politica monetaria
nella riunione di giugno se ulteriori prove ricevute avessero confermato le prospettive di inflazione a medio termine contenute nelle proiezioni di marzo", viene sottolineato.

Nel complesso, i membri del Consiglio direttivo ritengono che "i mercati abbiano compreso la funzione di comunicazione e reazione della BCE e siano preparati alla possibilità di un taglio dei tassi nella riunione di giugno, qualora i dati confermassero le prospettive attuali".
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