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Istruzione di qualità: mancano più di 10 miliardi di euro per attuare l’Agenda 2030

Presentati i dati ASviS durante la premiazione delle scuole vincitrici del contest GEA EDU

Economia, Scuola
Istruzione di qualità: mancano più di 10 miliardi di euro per attuare l’Agenda 2030
(Teleborsa) - Per adeguare il sistema scolastico dell’Italia agli obiettivi dello sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 dell’Onu servirebbero almeno 15 miliardi di euro, quasi 4 volte quelli oggi previsti dal PNRR. Ecco quanto emerso dai dati dell’ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, presentati oggi a Roma in occasione della premiazione delle scuole secondarie di secondo grado nell’ambito di GEA EDU - Idee per il futuro, il progetto sui temi dell’economia circolare e della sostenibilità ideato dalla Fondazione Articolo 49 e dall’agenzia di stampa GEA - Green Economy Agency.

Secondo il Rapporto ASviS "Scenari per l’Italia al 2030 e al 2050. Le scelte da compiere ora per uno sviluppo sostenibile" le risorse potenzialmente necessarie per raggiungere i Target del Goal 4 dell’Agenda 2030 - garantire un'istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo per tutti - ammonterebbero complessivamente a 14.224 milioni di euro, ma di questi solo 4.110 milioni sono stati previsti con la revisione del PNRR. Gli ambiti di intervento per raggiungere lo sviluppo sostenibile comprendono interventi sulle classi per trasformarle in ambienti di apprendimento innovativo, l’adeguamento delle disponibilità degli alloggi universitari agli standard europei, corsi di formazione per il personale docente e corsi per la transizione degli studenti dalle scuole superiori all’università. Secondo i dati dell’ASviS, per l’ammodernamento delle classi sarebbero necessari 7.854 milioni di euro contro i 2.100 milioni stanziati dal PNRR, mentre servirebbero 4.125 milioni per aumentare gli alloggi universitari, ma ne sono previsti dal Piano solo 960 milioni. Insufficienti i fondi del PNRR anche per i corsi di formazione per insegnanti e alunni: servirebbero infatti 1.415 milioni per i primi a fronte di uno stanziamento di 800 milioni, mentre per i secondi sono stati stanziati dal PNRR solo 250 milioni a fronte di una previsione di spesa di 830 milioni.

"Le risorse destinate all’istruzione in Italia sono insufficienti per raggiungere quanto prevede l’Obiettivo 4 dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile – ha dichiarato Mariaflavia Cascelli, responsabile dell’area educazione dell’ASviS - Senza un’adeguata programmazione delle politiche e degli investimenti non è possibile garantire l’accesso ad ambienti che permettano di costruire percorsi di formazione dove non solo sviluppare le competenze ma anche coltivare il pensiero critico e la visione di lungo termine del bene comune indispensabili per costruire uno sviluppo sostenibile e giusto, in tutto il territorio nazionale, per ogni livello dell’istruzione".

Sempre oggi, sono stati assegnati i premi per la seconda edizione del progetto GEA EDU - Idee per il futuro, un progetto in collaborazione con il Parlamento europeo – Ufficio di collegamento in Italia, dedicato ai temi dell’economia circolare e della gestione del ciclo dei rifiuti e promosso da GEA - Green Economy Agency e dalla Fondazione Art.49. L’iniziativa nata per sostenere la diffusione della cultura della sostenibilità, è rivolta alle scuole secondarie di secondo grado.

Sono tre le scuole vincitrici del contest di GEA EDU - Idee per il futuro. L’Istituto Tecnico Tecnologico – I.I.S. Federico Patetta di Cairo Montenotte, in Liguria, ha vinto con il progetto "Mani dentro la terra", presentato dalle classi 4I e 5H. L’iniziativa, in collaborazione con Iren, ha previsto una visita presso il biodigestore Iren di Ferrania per assistere a come vengono trattati i rifiuti organici, la realizzazione di un braccio robotico con materiali riciclati, la progettazione dell’edificio "Mani dentro la terra" a zero impatto energetico e l’ideazione di un bookcrossing presso l’istituto. La Scuola I.T.E.T. "Grazia Deledda" di Lecce, in Puglia, è stata premiata per il progetto "Una tazzina per salvare l’ambiente" presentato dalla classe 3ABA. Gli studenti hanno immaginato, e calcolato, quante emissioni di CO2 si risparmierebbero se si utilizzassero tazzine di alluminio invece di bicchieri di polistirene forniti dai distributori del caffè della scuola. Infine, il Liceo delle Scienze Umane "Corrado Alvaro" della città di Palmi, in Calabria, premiato con il progetto "Una cover fichissima" presentato dalla classe 4AS che ha proposto l’idea di progettazione di una cover per cellulare realizzata con materie prime vegetali come ad esempio il tronco essiccato dell'agave, fibre e coloranti naturali.


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