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Ddl Lavoro, la replica del Ministero: "Tutt'altro che fermo, istruttoria e pareri su oltre 300 emendamenti"

L'iter del ddl Lavoro collegato alla Legge di Bilancio 2022 è al centro di una polemica sollevata dalle opposizioni

Economia
Ddl Lavoro, la replica del Ministero: "Tutt'altro che fermo, istruttoria e pareri su oltre 300 emendamenti"
(Teleborsa) - "Il Ddl Lavoro è tutt’altro che fermo". Dopo uno schieramento composto da Azione, M5s, Pd e Alleanza Verdi-Sinistra, ha preso di mira l'iter del ddl Lavoro collegato alla Legge di Bilancio 2022, il ministero risponde alle polemiche. "La ministra Calderone – è l'accusa delle opposizioni – aveva chiesto la massima urgenza alla Camera. Sono passati più di sette mesi: il governo non è stato in grado nemmeno di dare i pareri in commissione Lavoro agli oltre trecento emendamenti presentati ormai più di due mesi fa. E non c'è nessuno del governo che si degni di dare una spiegazione".

"Il Ministero sta affrontando e approfondendo nel merito gli oltre 300 emendamenti, con le dovute istruttorie e fornendo i pareri atti a individuare le necessarie e idonee coperture finanziarie. Le materie oggetto degli emendamenti, considerata la rilevanza del provvedimento – si legge nella nota del ministero del Lavoro – incidono inoltre sulle competenze di vari Ministeri. Sul Ddl prosegue pertanto l’impegno del Ministero, come già avvenuto per la parte lavoro di recenti e ambiziosi provvedimenti come il Decreto PNRR-bis e il Decreto Coesione, che produrranno ulteriori, positivi e tangibili risultati sul fronte dell’occupazione e delle politiche attive del lavoro, sempre nel rispetto dei tempi e delle procedure parlamentari".


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