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BEV, nel 2025 l’auto elettrica avrà il 24% del mercato di massa. Quando i modelli più economici?

L’analisi di Transport & Environment (T&E): la strada per raggiungere i target climatici dell’UE è chiara e percorribile, ma serve un quadro normativo. Intervista al direttore dell’ufficio italiano Andrea Boraschi

Economia, Trasporti
BEV, nel 2025 l’auto elettrica avrà il 24% del mercato di massa. Quando i modelli più economici?
(Teleborsa) - Le case automobilistiche hanno davanti a loro una strada chiara per raggiungere gli obiettivi climatici dell'UE previsti per il 2025, ovvero per ridurre del 15% la media emissiva del loro venduto annuo: questa strada coincide con la rapida crescita di vendite attesa per le auto elettriche. È questa la previsione di Transport & Environment (T&E), la principale organizzazione non governativa europea in materia di decarbonizzazione dei trasporti, che nella sua ultima analisi elabora diversi scenari su come i carmaker potranno centrare i target 2025.

Nello scenario centrale di T&E - basato sulle vendite della prima metà di quest'anno, sui forecast di vendita e sui piani industriali e di mercato delle case auto - le auto elettriche (BEV), il prossimo anno, dovrebbero raggiungere una quota di mercato compresa tra il 20 e il 24%.

A fronte del crollo delle immatricolazioni emerso nei mesi precedenti, le stime sono comunque confermate? C’è una frenata dell’elettrico, che ad agosto 2024, rispetto ad agosto 2023, segna un vistoso -44%. Ma a determinare questa contrazione, spiega il direttore dell’ufficio italiano T&E Andrea Boraschi ai microfoni di Teleborsa, è stata soprattutto la performance registrata in Germania, dove lo scorso anno stavano per finire gli incentivi e tutti i consumatori si sono affrettati a comprare, facendo registrare un forte picco di immatricolazioni di full electric. Ora gli incentivi non ci sono più, nessun analista sensato avrebbe potuto prevedere un andamento diverso.

Andrea Boraschi, direttore dell’ufficio italiano
La realtà, sottolinea Boraschi, è che nei primi otto mesi di quest’anno l’elettrico ha perso in Europa circa l’1% del suo market share: non certo un crollo, piuttosto una dinamica che avevamo previsto e che è già stata osservata alla vigilia dell’entrata in vigore di nuovi standard di emissione. È nel 2025 che si giocherà la partita vera: ovvero, sarà quello l’anno in cui, in termini industriali e soprattutto commerciali, le case auto cercheranno di massimizzare le vendite di auto elettriche in Europa”.

Obiettivi climatici: BEV potranno contribuire per il 60% alla riduzione delle emissioni
Alcune case auto chiedono all'UE di far scattare una clausola di crisi per posticipare di due anni gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 previsti per il 2025, citando i timori per il rallentamento delle vendite di veicoli elettrici. Ma lo scenario centrale di T&E prevede che saranno proprio le BEV il principale strumento a disposizione dell’industria per ridurre la sua impronta emissiva: esse, in questo scenario, contribuiranno in media per il 60% alla riduzione delle emissioni che le case automobilistiche dovranno conseguire entro il prossimo anno. Ciò sarà anche il risultato, tra il 2024 e il 2025, dell’ingresso sui mercati di sette nuovi modelli full electric sotto i 25.000 euro.

Quali sono i tempi per la commercializzazione di una gamma di nuovi modelli BEV più economici? Tra la fine del 2024 e soprattutto nel 2025 dovrebbero fare ingresso sui mercati molti nuovi modelli full electric. Di questi, spiega Boraschi, ve ne saranno almeno sette con costi inferiori ai 25.000 euro, in un paio di casi con un prezzo di acquisto di circa 20.000 euro. Si tratta spesso di city car elettriche, o di quelle che potremmo definire “utilitarie BEV”: auto compatte e sobrie nelle dotazioni, ma equipaggiate con la tecnologia più recente e meno emissiva. Le case auto stanno lavorando da tempo per portare questi modelli nei concessionari in coincidenza con la scadenza del 2025, quindi con l’obiettivo UE di riduzione delle emissioni per i carmaker. Secondo Boraschi, il lancio di una nuova gamma di auto elettriche economiche, specie nei segmenti più piccoli, è il primo passo per la piena affermazione di questa tecnologia nel mercato di massa.

“La Presidente von der Leyen ha posto fine all'incertezza sugli obiettivi di riduzione della CO2 per le auto. È un segnale positivo, il suo, ma non basta, aggiunge Boraschi. Ora è urgente che l'UE sostenga la diffusione delle auto elettriche fissando obiettivi di elettrificazione per le flotte aziendali. I governi devono creare un ambiente normativo stabile per i veicoli elettrici, con obiettivi nazionali per le reti di ricarica e un sostegno mirato agli acquirenti”.
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