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Ita-Lufthansa, trattative in corso per salvare l'accordo

Economia
Ita-Lufthansa, trattative in corso per salvare l'accordo
(Teleborsa) - Vanno avanti le trattative tra Ita Airways e Lufthansa. L'obiettivo è quello di salvare l'accordo raggiunto tra la compagnia tedesca e il Mef a maggio 2023 che prevedeva una cessione del 41% della newco italiana per 325 milioni di euro, prima tappa di un percorso che porterebbe alla cessione completa della compagnia aerea. Il problema sarebbe sorto proprio sulla seconda parte della vendita: l'azienda tedesca avrebbe chiesto uno sconto, richiesta respinta dal Ministero dell'Economia che detiene il 100% della ex Alitalia e che aveva fissato il prezzo finale intorno agli 830 milioni di euro.

Nel frattempo, oggi scade il termine per consegnare a Bruxelles "i rimedi" richiesti per salvaguardare la concorrenza a seguito della cessione. Dovrebbe esserci quindi la cessione ad Easyjet di una serie di slot a Milano-Linate, mentre Air France e Iag (British, Iberia, Vueling e Aer Lingus) otterrebbero slot da Fiumicino verso Stati Uniti e Canada. Le misure servirebbero a compensare il fatto che Lufthansa detiene già Swiss, Austrian, Brussel Airlines ed Eurowing e l'Antitrust europeo ha chiesto di non concentrare eccessivamente il mercato nelle mani di un solo gruppo con l'ingresso di Ita nella holding.

C'è preoccupazione tra i rappresentanti dei lavoratori. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ta e Anpac hanno chiesto in "tempi brevissimi" un incontro "chiarificatore" al Mef, invitandolo a sottoscrivere il documento sugli impegni. "Questa mancata firma rischia di pregiudicare il buon esito dell'operazione e se questo accadesse, sarebbe un fatto estremamente grave perché sarebbero proprio le lavoratrici e i lavoratori a ritrovarsi davanti ad uno scenario a rischio", ha sottolineato la Uiltrasporti. La Filt Cgil ha invece denunciato che "finora come organizzazioni sindacali non siamo mai stati interpellati dal Mef e chiediamo di essere coinvolti per avere informazioni chiare".

Gli stessi sindacati chiedono anche l'avvio di un confronto con Alitalia Sai in amministrazione straordinaria dopo che la compagnia ha dato il via alla procedura di licenziamento per 2.059 dipendenti. Serve un "esame congiunto" sulla procedura di riduzione del personale, secondo la prassi, spiegano. I 2.059 dipendenti potranno contare sull'assegno di cassa integrazione fino al 31 dicembre 2024 e poi dopo il licenziamento sulla Naspi; potrebbe intervenire anche il Fondo di solidarietà per il trasporto aereo.
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