(Teleborsa) -
"L'incertezza diventa una certezza". E' questo il titolo dell'ultimo
outlook economico di PIMCO, secondo cui il cambiamento ai vertici di governo negli Stati Uniti accresce l’incertezza economica a livello globale per il 2025.
"Le proposte protezioniste della nuova Amministrazione - spiega l'analista Nicola Mai di PIMCO - possono trasformare i rapporti commerciali e modificare le dinamiche economiche a livello internazionale. Non si sa ancora quali saranno le politiche che verranno effettivamente attuate e le relative implicazioni, ed è ampio il range di potenziali esiti". Ecco le nostre previsioni economiche a breve termine:
I
radicali cambiamenti che le politiche americane proposte configurano - si sottolinea - ampliano lo
spettro dei possibili esiti di crescita. Sono aumentati sia il
rischio di inflazione negli Stati Uniti che il
rischio di recessione in molte altre economie. Nello scenario di base si prevede un
aumento dei dazi nei confronti della Cina e di altri partner commerciali, ma a livello gestibile dal punto di vista economico. Tuttavia,
misure più estreme volte a correggere gli squilibri della bilancia commerciale americana che si protraggono da lungo tempo potrebbero
creare tensioni per l’economia globale e i mercati finanziari.
Nei mercati sviluppati, gli esperti di PIMCO si aspettano che
l’inflazione prosegua il suo percorso di convergenza verso il target consentendo alle banche centrali di continuare ad abbassare i tassi ufficiali. Tuttavia, aggiustamenti del livello dei prezzi derivanti da
aumenti dei dazi potrebbero ritardare ulteriori progressi su questo versante, soprattutto negli Stati Uniti. L’accresciuta incertezza sul fronte delle politiche in un contesto in cui l’economia si conferma in generale robusta negli Stati Uniti,
lascia presagire un approccio più graduale e dipendente dai dati della Fed.
Permane un moderato ottimismo sull'azionario USASebbene il range di esiti possibili si sia ampliato in entrambe le direzioni, vale a dire con potenziale di sviluppi sia più favorevoli che più penalizzanti, gli
attivi rischiosi americani riflettono in misura crescente
scenari ottimistici. Sostenuti da aspettative di riduzione delle imposte e di allentamento della regolamentazione, i listini azionari americani hanno
raggiunto nuove vette mentre gli
spread creditizi sono prossimi ai minimi storici. Anche se questo slancio potrebbe proseguire, la storia insegna che c’è spazio limitato per ulteriori sostenuti guadagni dell’azionario alle attuali valutazioni.
"Deficit e valutazioni azionarie storicamente elevate negli Stati Uniti, unitamente al potenziale di escalation delle tensioni commerciali, sollevano interrogativi sulla durevolezza dei guadagni azionari - sottolinea Adriano Nelli, Executive vice President e Responsabile per l'Italia di PIMCO - I
rischi appaiono orientati al ribasso, con scarso margine di sicurezza. Questo contesto sembra offrire ottimi motivi per adottare posizioni più prudenti".
Obbligazionario più promettente L’obbligazionario invece offre
opportunità interessanti sia sul breve periodo che sull’orizzonte più lungo. Secondo PIMCO, le obbligazioni sono destinate a svolgere un
ruolo cruciale nei portafogli nel 2025. Si ritiene che i
rendimenti obbligazionari siano
appetibili in un momento in cui le valutazioni azionarie e gli spread creditizi non lo sono, il che offre un favorevole punto di partenza per l’obbligazionario di alta qualità. A differenza del monetario, l’obbligazionario è destinato a
beneficiare dell’apprezzamento dei prezzi dei titoli con la discesa dei tassi ufficiali, il che ne rafforza il ruolo di componente di diversificazione e di stabilizzazione rispetto all’azionario nei portafogli.
"Crediamo che i rendimenti delle obbligazioni siano sempre più attrattivi a fronte delle valutazioni dell’azionario e degli spread del credito. Nell’obbligazionario - ricorda Nelli - i rendimenti di partenza sono altamente correlati ai rendimenti a cinque anni e per l’obbligazionario di alta qualità si attestavano al 5,10% per il Bloomberg US Aggregate Index e al 4,91% per il Global Aggregate Index (con copertura, in dollari) al 10 gennaio 2025".
"I rendimenti obbligazionari - prosegue - possono inoltre essere ulteriormente rafforzati dagli apprezzamenti di prezzo dei titoli in scenari più avversi sul fronte macroeconomico o di mercato. I trend storici depongono a favore dell’obbligazionario anche come interessante componente di copertura del rischio e di diversificazione nei portafogli".
Il relative value come guida
L’analisi degli investimenti nei diversi mercati offre una prospettiva più ampia. I deficit elevati degli Stati Uniti e i percorsi divergenti di crescita economica a livello mondiale rafforzano ulteriormente l’attrattiva di
opportunità di diversificazione a livello globale. Puntare su fonti strutturali innovative di rendimento può inoltre evitare di fare eccessivo affidamento su scommesse direzionali in merito alla crescita economica o ai tassi d’interesse.
In questo contesto, si prevedono
promettenti opportunità per l’obbligazionario americano e di altri mercati sviluppati, soprattutto
Regno Unito e Australia, nonché di mercati
emergenti selezionati. Privilegiamo inoltre gli MBS agency e investimenti asset-based rispetto ad altri settori del credito sui mercati sia quotati che privati.