(Teleborsa) - Il dollaro statunitense guadagna terreno contro lo yen, valuta rifugio, e rispetto al dollaro australiano, sensibile alla crescita, mentre gli investitori mostrano più cautela verso il rischio e spostano l'attenzione sui dati macroeconomici attesi dopo la
fine dello shutdown del governo americano.
Negli scambi asiatici, lo yen ha toccato il livello più debole da febbraio, mentre la valuta australiana (Aussie), legata alla propensione al rischio, si è mantenuta stabile nei confronti del biglietto verde.
Negli ultimi giorni, le valute legate al rischio come dollaro australiano e sterlina hanno guadagnato terreno, mentre le monete rifugio come lo yen hanno perso slancio, spinte dalle speranze di una rapida conclusione del blocco delle attività federali statunitensi.
Con la fine dello shutdown torneranno quindi i
dati macroeconomici americani, che delineeranno l'outlook dell'economia a stelle e strisce, dopo una nebbia durata oltre un mese, e il percorso di politica monetaria della
Federal Reserve.
Sul fronte valutario, l'euro resta pressoché invariato a 1,1575 dollari (+0,14%). La sterlina arretra dello 0,32% a 1,3135 dollari, sulle
aspettative di un taglio dei tassi di interesse da parte della Bank of England, sulla scia del
raffreddamento del mercato del lavoro britannico, segnalato stamane dall'Office for National Statistics (ONS).
Il dollaro guadagna lo 0,1% contro lo yen a 154,25. Contro l'Aussie, invece, il biglietto verde scende a 0,65. Il franco svizzero avanza dello 0,47% a 0,8035 dollari.
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