Facebook Pixel
Milano 12-giu
39.948 0,00%
Nasdaq 12-giu
21.913 +0,24%
Dow Jones 12-giu
42.968 +0,24%
Londra 12-giu
8.885 0,00%
Francoforte 12-giu
23.771 0,00%

I Tartari

Arrivano, che facciamo?

Tartari di Crimea nei pressi di Budapest nel 1566Molti investitori, dopo la crisi del 2008, hanno atteso con trepidazione il ritorno dei compratori. In Europa si è pensato più volte di averli individuati all’orizzonte, ma si trattava solo di incursioni temporanee. La delusione ha indotto a poco a poco molti investitori a costruire un sistema fortificato fatto di depositi vincolati, titoli di stato tedeschi, dollari di ogni tipo. In questa Fortezza Bastiani tutti hanno pensato di essere in grado, al momento giusto, di riconoscere i Tartari compratori. Non per combatterli, non per vendere loro Btp e Bonos (già venduti da tempo), ma per anticiparli e ricomprare prima di loro.

I barbari, tuttavia, non combattono guerre regolari. Non inviano ultimatum scritti, non annunciano il loro arrivo con squilli di tromba, non arrivano in formazione ordinata e con divise stirate, non si dispongono in file perfette, non stringono in un lungo assedio davanti alle nostre fortificazioni. Arrivano a cavallo, al galoppo, in ordine sparso. Non facciamo in tempo a dare l’allarme che, dietro ai cavalieri, vediamo comparire moltitudini agitate e ondeggianti. Non può essere vero, pensiamo, si ritireranno, non vengono per noi. Quando poi capiamo, subito pensiamo che è troppo tardi per precederli e troppo tardi anche per accodarci a loro. Ne deriva la sensazione di essere stati beffati, di avere aspettato per anni questo momento e di accorgercene quando è già passato.

Nella realtà storica, tuttavia, i barbari arrivarono a ondate e ci misero tre secoli a portare via tutto. Anche nel caso della periferia europea e dei suoi titoli dobbiamo pensare a ondate successive di compratori. Ne stiamo vedendo una in questi giorni, ci sarà prima o poi una pausa e poi si riprenderà.

Certo, in questi giorni la fame dei compratori sembra pantagruelica, non solo in Italia, ma in tutto il mondo obbligazionario ad alto rendimento. Rovistando a caso tra i bond sovrani, si scoprono rialzi formidabili di emittenti malfermi come l’Ucraina, di paesi proibiti come Belarus e di paesi, come il Pakistan, di cui è assai incerto il futuro a 12 mesi e di cui comunque si comprano allegramente titoli a 25 anni. Per non parlare di paesi con i fondamentali in costante deterioramento, come la Romania, che vedono i loro bond in costante rialzo.

Condividi
"
Altri Top Mind
```