Amgen

Sottotono la società farmaceutica, che chiude la seduta con un calo del 3,02%. L'esordio è stato debole per il titolo che è partito a 329,9 USD, sotto il bottom della sessione precedente, mantenuto per l'intera giornata, con chiusura stabile a 329,9 sul livello più basso della seduta. Lo scenario su base settimanale di Amgen rileva un allentamento della curva rispetto alla forza espressa dal Nasdaq 100. Tale ripiegamento potrebbe rendere il titolo oggetto di vendite da parte degli operatori.

Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte dalla compagnia farmaceutica statunitense restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l'andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 340,2. Il supporto più immediato è stimato a 324,7. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 319,5, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.

Mani forti non stanno operando su Amgen visto che i volumi giornalieri pari a 2.897.672 risultano essere inferiori alla media mobile dei volumi ad un mese fissata a 3.007.524. Il rischio d'investimento risulta piuttosto contenuto alla luce del basso livello della volatilità intraday pari a 1,71, che sta ad indicare un trend alquanto stabile del titolo. Si delinea uno scenario particolarmente indicato per quegli investitori che desiderano ottenere dei profitti anche non troppo elevati, senza però incorrere in un elevato rischio di perdita.