Cardio Diagnostics Holdings

Sottotono la società americana di biotecnologie, che chiude la seduta con un calo del 2,92%. La partenza è stata effervescente per il titolo che ha iniziato la sessione odierna a 3,51 USD posizionandosi sopra il top della seduta precedente, deteriorando la propria performance nel corso della sessione e terminare ancor peggio a 3,32 sul livello più basso della giornata. Se si confronta l'andamento del titolo con l'indice Nasdaq 100, su base settimanale, Cardio Diagnostics Holdings mantiene forza relativa positiva rispetto all'indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all'indice stesso (performance settimanale +2,79%, rispetto a +1,18% dell'indice dei titoli tecnologici USA).

Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte da Cardio Diagnostics Holdings restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l'andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 3,47. Il supporto più immediato è stimato a 3,2. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 3,08, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.

Si invitano alla cautela nell'operatività gli operatori poco inclini ad affrontare perdite elevate, esortandoli alla ponderazione nell'investimento che risulta essere potenzialmente rischioso, visto l'alto livello della volatilità intraday a 23,63. Le decisioni di acquisto o di vendita vanno valutate soprattutto in un contesto intraday, poiché si registra un calo dei volumi giornalieri pari a 8.097 rispetto alla media mobile dei volumi dell'ultimo mese fissata a 25.653.