Halliburton

Rialzo marcato per il fornitore di prodotti e servizi per le industrie petrolifere e del gas, che archivia la sessione in utile del 2,02% sui valori precedenti. L'esordio è stato positivo per il titolo che è partito a 27,34 USD collocandosi al di sotto dei livelli migliori del 16 dicembre, per poi migliorare progressivamente nel corso della giornata e terminare in ascesa a 27,74 vicino ai massimi intraday. L'analisi settimanale del titolo rispetto all'S&P-500 mostra un cedimento rispetto all'indice in termini di forza relativa di Halliburton, che fa peggio del mercato di riferimento.

Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte da Halliburton restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l'andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 28,84. Il supporto più immediato è stimato a 26,91. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 26,09, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.

L'investimento presenta un rischio di guadagno/perdita decisamente elevato, con la volatilità giornaliera che si posiziona a 2,663. Gli investitori propensi al rischio sembrano essere fortemente interessati a Halliburton, visto l'elevato livello dei volumi giornalieri a 11.557.237, che risulta essere superiore rispetto alla media mobile a 10.496.877.