Moderna

Scende sul mercato la società americana di biotecnologia, che alla chiusura soffre con un calo del 7,48%. I primi passi sono stati all'insegna della neutralità per il titolo, che ha poi proseguito sempre più fiacco, scivolando sul finale verso il valore inferiore di 32,14. Il confronto del titolo con il Nasdaq 100, su base settimanale, mostra la maggiore forza relativa di Moderna rispetto all'indice, evidenziando la concreta appetibilità del titolo da parte dei compratori.

Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte da Moderna restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l'andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 34,62. Il supporto più immediato è stimato a 30,23. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 28,18, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.

L'investimento presenta un rischio di guadagno/perdita decisamente elevato, con la volatilità giornaliera che si posiziona a 4,198. Gli investitori propensi al rischio sembrano essere fortemente interessati a Moderna, visto l'elevato livello dei volumi giornalieri a 11.883.910, che risulta essere superiore rispetto alla media mobile a 10.836.254.