Organogenesis Holdings

Scende sul mercato Organogenesis Holdings, che alla chiusura soffre con un calo del 10,14%. L'esordio è stato problematico per il titolo che ha proposto un'apertura a 5,7 USD, sotto i minimi di ieri, mostrando uno strutturale indebolimento, che ha ricompresso ulteriormente le quotazioni con scomposto avvitamento in chiusura a 5,275, a ridosso dei minimi di sessione. L'analisi settimanale del titolo rispetto al Nasdaq 100 mostra un cedimento rispetto all'indice in termini di forza relativa di Organogenesis Holdings, che fa peggio del mercato di riferimento.

Quadro tecnico in evidente deterioramento con supporti a controllo stimati in area 5,077. Al rialzo, invece, un livello polarizzante maggiori flussi in uscita è visto a quota 5,672. Il peggioramento di Organogenesis Holdings è evidenziato dall'incrocio al ribasso della media mobile a 5 giorni con la media mobile a 34 giorni. A brevissimo sono concrete le possibilità di nuove discese per target a 4,878.

L'ampio scostamento dei prezzi di Organogenesis Holdings dalla media dei valori registrati nell'ultimo periodo, confermata dalla volatilità giornaliera che assume un valore pari a 7,457, è sintomatica di un investimento caratterizzato da un elevato rischio e quindi pensato soprattutto per coloro che desiderano ottenere elevati guadagni a fronte della possibilità di registrare pesanti perdite. In questo contesto si consiglia un'operatività di brevissimo periodo alla luce soprattutto del decremento dei volumi intraday 1.104.009 rispetto alla media mobile dei volumi dell'ultimo mese fissata a 1.598.814.