Starbucks

Chiusura negativa per la compagnia americana proprietaria della catena di caffetterie più grande al mondo, con un ribasso del 2,42%. La partenza è stata promettente per il titolo che ha esordito a 87,3 USD, risultando inferiore ai picchi della giornata precedente, per poi peggiorare nell'arco di tutta la seduta e terminare ancor peggio a 85 sul livello più basso della giornata. La tendenza ad una settimana di Starbucks è più fiacca rispetto all'andamento dell'indice di riferimento. Tale cedimento potrebbe innescare opportunità di vendita del titolo da parte del mercato.

Il panorama di medio periodo conferma la tendenza rialzista di Starbucks. Tuttavia, l'esame della curva a breve, evidenzia un rallentamento della fase positiva al test della resistenza 86,44, con il supporto più immediato individuato in area 84,24. All'orizzonte è prevista un'evoluzione negativa nel breve termine verso il bottom identificato a quota 83,47.

Mani forti non stanno operando su Starbucks visto che i volumi giornalieri pari a 10.550.502 risultano essere inferiori alla media mobile dei volumi ad un mese fissata a 10.732.648. Il rischio d'investimento risulta piuttosto contenuto alla luce del basso livello della volatilità intraday pari a 2,131, che sta ad indicare un trend alquanto stabile del titolo. Si delinea uno scenario particolarmente indicato per quegli investitori che desiderano ottenere dei profitti anche non troppo elevati, senza però incorrere in un elevato rischio di perdita.