UGI

Lieve ribasso per UGI, che chiude in flessione dello 0,64%. Grosse difficoltà iniziali per il titolo che ha aperto a 37,54 USD vicino ai minimi di ieri, prima di cedere ulteriormente nelle battute iniziali. La forzatura dei prezzi si è poi accentuata nella seconda parte della seduta e che ha poi costretto i prezzi a chiudere a 37,4 proprio in vicinanza dei livelli di minimo intraday. L'analisi settimanale del titolo rispetto all'S&P-500 mostra un cedimento rispetto all'indice in termini di forza relativa di UGI, che fa peggio del mercato di riferimento.

Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte da UGI restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l'andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 38,83. Il supporto più immediato è stimato a 36,68. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 35,97, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.

Gli investitori istituzionali non si dimostrano fortemente interessati a UGI visto che i volumi intraday pari a 1.843.718 risultano essere inferiori alla media mobile dei volumi ad un mese, mentre il livello di rischio appare contenuto, con la volatilità giornaliera pari a 1,238, indicativa di una direzionalità alquanto stabile del titolo.