Facebook Pixel
Milano 18-mar
33.940,96 0,00%
Nasdaq 18-mar
17.985,01 +0,99%
Dow Jones 18-mar
38.790,43 +0,20%
Londra 18-mar
7.722,55 0,00%
Francoforte 18-mar
17.932,68 0,00%

Controllo globale, non solo fair trade

Oltre il potere economico, finanziario e militare

Che cosa è stato, il Novecento, se non il Secolo Americano? Gli Usa sono stati al centro degli equilibri mondiali.

Alla fine della Seconda guerra mondiale erano i più grandi creditori mondiali, sin già dopo la Prima Guerra, avendo accumulato risorse enormi vendendo agli europei tutto ciò che a loro serviva per combattere e sopravvivere nel conflitto contro gli Imperi Centrali prima, e poi contro la Germania nazista.

Ora, sono il Paese più indebitato del mondo verso l’estero, con 8.638 miliardi di dollari di posizione finanziaria netta negativa. Una follia, rispetto agli attivi di Giappone, Corea del Sud, Germania e Cina.

Chi ha perso la guerra, ha vinto la pace.

Lontani, protetti dalle potenze asiatiche ed europee dalle enormi distanze degli Oceani, l’Atlantico ed il Pacifico, e senza nemici sul loro Continente, gli Usa hanno dominato il mondo per cent’anni, con una produzione agricola ed industriale immensa.

C’è stata una lunga pace europea, non certo mondiale, visti i conflitti continui nel sud-est asiatico prima, dal Vietnam al Laos, ed alla Cambogia, e poi nel suo heartland dall’Afganistan all’Iraq: hanno impegnato gli Usa dal ’48 in poi. Fino al Medioriente con le primavere arabe, con l’Isis dilagante tra Libia, Egitto e Siria.

L’America è immensamente potente dal punto di vista militare, con basi e flotte dappertutto nel mondo, ma è ormai il Paese con un risparmio privato bassissimo, un bilancio pubblico assorbito per quasi la metà dalla spesa militare, un disavanzo di bilancio che supera i mille miliardi di dollari l’anno ed uno della bilancia dei pagamenti correnti che oscilla attorno agli 850 miliardi di dollari l’anno.

Le famiglie americane, con i loro acquisti, sostengono il commercio mondiale: con i loro acquisti sostengono l’export del resto del mondo, dalla Cina al Giappone, dalla Corea del Sud alla Germania, fino alla Italia.

Le poche, colossali, multinazionali statunitensi del settore tecnologico, da Google a Microsoft, controllano larga parte cel settore senza però bilanciare il disavanzo di merci.

Altri Editoriali
```