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The Western Comecon

All'Occidente non resta che l'autarchia energetica e tecnologica

L'Occidente ha perso la sfida della globalizzazione, avendola interpretata come una competizione senza frontiere basata sul mercantilismo, sull'export che si conquista attraverso la riduzione dei costi anziché sulla crescita della domanda interna.

Il paradosso è rappresentato degli Usa, la punta di diamante dell'Occidente capitalistico: ha abbandonato completamente la produzione manifatturiera, la Old Economy, immaginando che la New Economy le avrebbe regalato un nuovo Secolo di prosperità: ed invece è diventata la Nazione più indebitata del mondo, con una posizione finanziaria netta negativa per 13 mila miliardi di dollari ed un deficit commerciale strutturale che nel 2021 è arrivato alla astronomica cifra di 859 miliardi di dollari, di cui ben 353 miliardi nei confronti della Cina (+14,5%). Gli Usa comprano a debito, per loro fortuna denominato in dollari: stampando moneta, lo rimborserebbero.

Anche l'Europa è in enormi difficoltà.

Il saldo attivo della bilancia dei pagamenti correnti dell'Eurozona deriva principalmente da quattro paesi: al termine del terzo trimestre 2021, la somma dei risultati dei quattro trimestri precedenti portava l'Eurozona a +333 miliardi di euro complessivi. La Germania ha contribuito con +249 miliardi, l'Olanda con +78 miliardi, l'Irlanda e l'Italia con +68 miliardi.

La Francia ha invece registrato nel 2021 un nuovo record negativo della bilancia commerciale, con -84,7 miliardi euro rispetto ai -75 miliardi del 2020, peggiorando ancora la sua posizione finanziaria netta sull'estero, ormai negativa per 800 miliardi di euro. E' superata solo dalla Spagna che ha un passivo rovinoso di 909 miliardi di euro. L'Italia ha invece recuperato i precedenti disavanzi commerciali strutturali, con enormi sacrifici sul piano dei salari e della crescita, registrando ora una posizione finanziaria netta positiva per 106 miliardi di euro.

La Germania ha approfittato enormemente della relativa debolezza dell'euro, riuscendo ad accumulare un astronomico saldo finanziario netto positivo verso l'estero: ora è pari a 2.300 miliardi di euro, quando era a zero nel 2001.

Questi sono i numeri dell'Occidente: dimostrano che Usa ed Unione europea hanno perso malamente la sfida di vent'anni di globalizzazione.
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