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Battaglia sul Tetto

Sul debito americano, il confronto è solo politico

Per Janet Yellen, Capo del Dipartimento del Tesoro statunitense, il mancato innalzamento del tetto al debito federale sarebbe disastroso: "La mancata approvazione dell'innalzamento del tetto al debito da parte del Congresso sarebbe una catastrofe dal punto di vista economico e finanziario: né la Casa Bianca, né il Tesoro sarebbero in grado di prevenirne le conseguenze".

Sono mesi che se ne parla, ma tutto si deciderà all'ultimo momento, come è già successo nel 2011 quando il Presidente in carica era Barack Obama ed il tetto al debito federale venne elevato dal Congresso, dopo un acceso confronto politico, portandolo a 31.400 miliardi di dollari.

«Non accetterò che vi sia una pistola alla tempia degli americani – affermò Obama – la responsabilità di autorizzare le spese è del Congresso. Che agiscano in modo responsabile». E poi aggiunse: «Se vogliamo tagliare il disavanzo dobbiamo anche aumentare le entrate»: una chiara provocazione per i Repubblicani che volevano soprattutto ridurre le spese. Ma allora l'America usciva da una crisi finanziaria gravissima, ed Obama la spuntò.

Il governo americano si sta trovando in difficoltà, da mesi, nella gestione del bilancio, che naturalmente è stato approvato dal Congresso ma con una maggioranza diversa da quella attuale, perché da una parte deve dare seguito agli impegni autorizzati dai singoli stanziamenti di spesa, ma dall'altra deve rispettare un altro limite: il "tetto al debito" che può contrarre. Un limite che viene deciso "una tantum" dal Congresso, dibattendo alla Camera dei Rappresentanti ed al Senato, con un serrato confronto con il Presidente in carica e con il Dipartimento del Tesoro.

Se c'è un nesso strettissimo tra la gestione del bilancio e l'ammontare del deficit necessario a far quadrare le entrate con le spese, il "tetto al debito" costituisce una decisione di politica finanziaria generale, che travalica la gestione del bilancio annuale: la discussione è dunque strategica, prefigura una cornice entro la quale nel corso degli anni si dovranno aumentare o meno le tasse da una parte, e dall'altra ridurre o meno le spese federali.
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