(Teleborsa) - Il terremoto è un evento sconvolgente che in un solo attimo cambia la vita. Prima si sente un suono cupo un boato sordo... la terra trema e tutto quello che vi è intorno viene stravolto. L'intensità del terremoto è valutata in base a scale di valutazione che i sismologi hanno elaborato duarente gli anni.
Il terremoto che c'è stato in Emilia Romagna domenica notte è stato classificato a livello 5,9 della "Scala Richter".
Questa scala di valutazione venne sviluppata nel 1935 da Charles Richter in collaborazione con Beno Gutenberg, entrambi del California Institute of Technology. A differenza della scala Mercalli, ancora ampiamente usata nella prima metà del XX secolo, che valuta l'intensità del sisma basandosi principalmente sui danni generati dal terremoto sulle abitazioni e su valutazioni soggettive, la "magnitudo Richter" rappresentò all'epoca un netto miglioramento nelle tecniche di valutazione dell'energia di un terremoto in quanto specificamente ideata per misurare la quantità di energia sprigionata dal fenomeno sismico su base puramente strumentale.
Per quanto la scala di valutazione di Charles Richter, una magnitudo inferiore al 3,5 gradi, spesso non viene avvertita ma è registrata dai sismografi.
Una magnitudo da 3,5 a 5,4 gradi generalmente viene sentita, ma raramente causa dei danni.
Una magnitudo al di sotto dei 6 gradi provoca al massimo lievi danni a solidi edifici. Causa danni maggiori su edifici non edificati.
Una magnitudo da 6,1-6,9 può arrivare ad essere distruttiva in aree di quasi 100 km, attraversando anche zone abitate.
Una magnitudo da da 7 a 7,9 gradi può causare un terremoto maggiore che può provocare seri danni su vaste aree.
Una magnitudo da 8 gradi o maggiore è classificata come un grande terremoto che può causare seri danni su vaste aree di svariate centinaia km.