(Teleborsa) - Dopo anni di crisi, con qualcuno che già preannunciava la fine dei PC a vantaggio di smartphone e tablet, forse qualcosa si muove.
Per la prima volta dal 2011,
Intel riuscirà a chiudere il bilancio annuale con ricavi in crescita, per di più grazie all'aumento della domanda di personal computer da parte delle aziende.
Dunque le notizie positive sono due: una riguarda il colosso USA dei chip, che con ogni probabilità oggi sarà molto gettonato a Wall Street anche perché ad essere migliorate non sono solo le prospettive sui ricavi dell'intero 2014, ma anche del secondo trimestre.
L'altra buona notizia riguarda il business dei PC (dal quale Intel trae la metà dei ricavi), già dato per spacciato dai più pessimisti. Se è vero che i consumatori preferiscono i dispositivi portatili, le aziende continuano ad usare i computer fissi.
Tornando al primo produttore di semiconduttori al mondo, per il trimestre in corso i ricavi dovrebbero essere di 13,7 miliardi di dollari, più o meno 300 milioni l'anno. In precedenza aveva stimato ricavi per 13 miliardi, più o meno 500 milioni.
Intel ha poi detto di attendersi una crescita delle vendite annuali per la prima volta dal 2011. In precedenza aveva preannunciato un livello invariato rispetto all'anno precedente.