(Teleborsa) - Il presidente russo
Vladimir Putin e il suo omologo ucraino
Petro Poroshenko avrebbero concordato i passi verso un cessate il fuoco nelle regioni orientali dell'Ucraina, dilaniate da un sanguinoso conflitto che imperversa da oltre cinque mesi. Putin sostiene l'idea di una
tregua immediata, come riferisce il suo portavoce, Dmitry Peskov, da Ulan Bator, in Mongolia. Una conversazione tra i due leader avrebbe permesso una reciproca comprensione sulla strada da seguire verso la pace.
Un cessate il fuoco duraturo, meglio se permanente, sarebbe la più grande svolta per il conflitto in Ucraina, che secondo le stime delle Nazioni Unite è costata la vita ad almeno 2.600 vite umane.
La Russia, che sta per affrontare ulteriori
sanzioni già da questa settimana, ha ripetutamente negato il proprio coinvolgimento nel conflitto. Tuttavia, anche se il tema ricorrente è la tregua, per adesso i combattimenti proseguono intensamente tra l’esercito regolare di Kiev e formazioni separatiste filo-russe, nei dintorni della città di Mariupol.
"Il più grande rischio è che il cessate il fuoco possa essere deciso senza passare attraverso un accordo politico di ampia portata", ha detto Otilia Dhand, analista di intelligence presso Teneo, a Londra. "La mancanza di chiare catene di comando, da entrambe la parti e una presumibile reazione popolare a Kiev, significa che qualsiasi tipo di accordo potrebbe facilmente fallire ancor prima di entrare in vigore".