(Teleborsa) - Una trimestrale perfetta, per di più grazie alla performance di un settore
dato più volte per spacciato: quello dei PC.
Non poteva essere migliora il bilancio svelato ieri sera a Wall Street chiusa da
Intel.
Il colosso dei semiconduttori ha chiuso il terzo trimestre con un
utile netto in crescita del 12% a 3,3 miliardi di dollari, o 66 cent ad azione, e migliori del consensus di 65 cent.I
ricavi sono saliti invece del 7,9% a 14,6 miliardi di dollari, risultando al di sopra delle attese degli analisti. Si tratta inoltre del
miglior trimestre a livello di fatturato nella storia societaria.
A far da traino sono state le
vendite di chip per computer fissi in un settore che, come
preannunciato da Intel a giugno, sta riprendendo vigore dopo anni di declino a vantaggio dei dispositivi portatili.
Ed è proprio nel trimestre in esame che la big di Santa Clara ha venduto oltre
100 milioni di microprocessori, cifra mai raggiunta nei 46 anni di vita della società californiana, anche se la divisione Mobile, dove il Gruppo sta tentando a fatica di penetrare, fatica ancora a prendere slancio. Ad ogni modo la società ha parlato di risultati in linea con le proprie aspettative.
Guardando al futuro, Intel stima per il quarto trimestre un incremento dei ricavi del 10% a 14,2-15,2 miliardi di dollari.
Ottima l'accoglienza degli investitori. In after hours le azioni
Intel hanno messo a segno un rialzo di oltre due punti percentuali.